Parco San Gaetano Errico, la rinascita non è più un miraggio?

Il 2024 potrebbe essere un anno decisivo per il Parco San Gaetano Errico, il polmone verde più ampio di Secondigliano con i suoi 33 mila metri quadri. Oggi l'area versa in condizioni alquanto pietose, ma qualcosa sembra muoversi.

La risposta ai problemi del parco potrebbe essere trovata nel progetto Coesione Napoli. Si tratta di un piano risalente al 2018, siglato tra Comune e Città Metropolitana e riguardante la riqualificazione di ben 19 parchi. Dalla Villa Comunale al Parco Virgiliano, dal Parco dei Camaldoli al vicino Parco Ciro Esposito di Scampia, sono presenti tutte le aree naturali principali della città partenopea.

Nel caso specifico, la zona intitolata al celebre santo secondiglianese prevede l'investimento di una somma pari a 500 mila euro, per un restyling completo e aggiornato. Si parte dal celebre lago prosciugato da fin troppo tempo e si prosegue con la pista di pattinaggio, senza dimenticare gli ipotetici campi di bocce, l'anfiteatro e l'orto didattico mai adoperato.

L'assessore al Verde del comune di Napoli Vincenzo Santagada parla di lavori che riguarderanno "il recupero di alberi, verde, viali, infrastrutture, impianti di irrigazione, aree giochi e spazi per lo sgambamento dei cani". Tutto ciò senza dimenticare l'installazione di "nuovi bagno", il "miglioramento dell'illuminazione" e il "potenziamento dei sistemi di videosorveglianza".

L'avvio dei lavori è programmato per il mese di febbraio, con una possibile chiusura temporanea del parco dovuta ai cantieri in azione. Prima degli interventi, sarà garantita la manutenzione ordinaria. Saranno poi rifatti anche gli arredi e la cartellonistica, oltre alla riqualificazione degli uffici per il personale e degli spogliatoi.

Il sogno è quello di fare in modo che numerosi parchi cittadini, tra i quali anche il San Gaetano Errico, diventino poli attrattivi per la comunità, tramite l'offerta di spazi verdi e rigenerati. Ovviamente, l'auspicio è che questo sogno diventi realtà il prima possibile, dopo troppi anni di abbandono e degrado senza confini.