Nel tentativo di recuperare un'auto rubata, tre individui sono stati arrestati dalla polizia di Stato a Capodichino. Nel caso specifico, il tentativo di "cavallo di ritorno" non è andato a buon fine.
La vicenda ha avuto inizio quando un uomo, residente a Caserta, ha subito il furto della propria autovettura a Roma. Poco dopo, è stato contattato da un individuo sconosciuto che gli ha comunicato che la sua auto si trovava a Napoli e che per riaverla avrebbe dovuto pagare una somma di denaro.
L'uomo si è recato a Napoli e ha immediatamente denunciato l'accaduto alla polizia ferroviaria una volta giunto nella stazione centrale. La Squadra Mobile è stata informata e si è attivata per indagare sul caso. Sabato, i poliziotti si sono recati in zona Capodichino, il luogo concordato per l'appuntamento, dove hanno individuato i presunti responsabili intenti a ricevere il pagamento per la restituzione dell'autovettura rubata.
Non appena si sono visti scoperti, i presunti colpevoli hanno cercato di fuggire ma sono stati prontamente bloccati dagli agenti. Due napoletani, uno di 17 e l'altro di 20 anni, quest'ultimo con precedenti penali, sono stati arrestati per lesioni personali, violenza, resistenza a pubblico ufficiale ed estorsione. Inoltre, lo scooter utilizzato durante il tentativo è stato sequestrato per mancanza di copertura assicurativa.
Successivamente, presso gli uffici di polizia di via Medina, si è presentato il padre del minorenne arrestato. In uno stato di agitazione evidente, ha minacciato gli agenti cercando di raggiungere il figlio. Dopo una colluttazione, anche lui è stato arrestato per lesioni personali, violenza, minacce, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Le ricerche per recuperare l'auto rubata sono ancora in corso.