La scorsa notte a Secondigliano si è consumato un nuovo episodio di violenza che ha destato allarme tra i residenti. Intorno all'una, all’incrocio tra via Giovanni Diacono e via Fratta, un ragazzo di 20 anni, incensurato e residente in zona, è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco alle gambe mentre si trovava a bordo della propria auto. Secondo una prima ricostruzione, il giovane sarebbe rimasto coinvolto in un incidente stradale con un altro veicolo pochi istanti prima. Proprio mentre cercava di comprendere quanto accaduto, sarebbe sopraggiunto un uomo estraneo al sinistro che, per cause ancora da accertare, avrebbe estratto una pistola e aperto il fuoco contro di lui per poi far perdere le proprie tracce. La rapidità con cui l’aggressore ha agito e la scelta di colpire agli arti inferiori fanno ipotizzare un gesto mirato ma non finalizzato all’uccisione, anche se la dinamica resta ancora tutta da chiarire e lascia aperte diverse piste investigative.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia Stella e quelli della stazione di Secondigliano, che hanno immediatamente avviato le indagini. Il giovane ferito è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasferito d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli, dove i medici gli hanno riscontrato ferite da arma da fuoco agli arti inferiori giudicate guaribili in 15 giorni. Dopo le cure necessarie, è stato dimesso e affidato ai familiari. Le forze dell’ordine stanno lavorando per capire il movente del gesto e stanno raccogliendo testimonianze e immagini di videosorveglianza per risalire all’identità del responsabile. Tuttavia, secondo quanto trapelato, le persone coinvolte nell’incidente e quelle presenti nei pressi del luogo della sparatoria non si sarebbero dimostrate particolarmente collaborative, un atteggiamento che potrebbe celare dinamiche non ancora emerse o timori legati a possibili ritorsioni. Gli inquirenti non escludono nessuna pista: si valuta sia l’ipotesi di una lite degenerata sul momento sia quella di un’aggressione premeditata mascherata da episodio improvviso.
La coincidenza tra il sinistro stradale e l’aggressione armata nello stesso punto della strada solleva interrogativi sulla reale natura dei fatti. Potrebbe essersi trattato di un litigio nato per futili motivi subito dopo l’impatto tra i veicoli, degenerato rapidamente nel sangue per mano di un soggetto già predisposto all’uso della violenza. Allo stesso tempo non si esclude che il ferimento possa essere collegato a questioni personali pregresse tra la vittima e l’aggressore, con l’incidente utilizzato come pretesto per agire. Le telecamere pubbliche e private posizionate nelle vicinanze dell’incrocio tra via Diacono e via Fratta potrebbero rivelarsi decisive per fare chiarezza, così come eventuali tracce balistiche raccolte sul posto che potrebbero consentire di identificare il tipo di arma utilizzata e collegarla ad altri episodi simili.
Nel quartiere cresce l’inquietudine per un episodio avvenuto in una zona comunque frequentata, che ripropone il tema della sicurezza nelle ore notturne. I residenti si ritrovano ancora una volta a fare i conti con il suono degli spari e con la consapevolezza che anche una semplice collisione tra auto possa trasformarsi in un episodio di sangue. In una realtà dove il confine tra convivenza civile e perdita del controllo è talvolta sottile, episodi come questo alimentano la percezione di vulnerabilità e richiedono risposte concrete. Sarà ora compito delle forze dell’ordine fare piena luce sull’accaduto e individuare l’autore del gesto nel più breve tempo possibile. La comunità attende risposte e pretende che chi ha sparato venga identificato e assicurato alla giustizia, affinché una notte di violenza non resti l’ennesimo caso irrisolto destinato a finire nel silenzio.
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