Nella giornata della festa dell'Immacolata Concezione, non potevo non dedicare un articolo alla Chiesa che ne porta il nome. Sto ovviamente parlando della parrocchia dell'Immacolata a Capodichino, posta in piazza Giuseppe Di Vittorio e capace di nascondere una storia ultra-secolare.
Le origini di questa struttura religiosa sono strettamente collegate all'antica Cappella di San Michele Arcangelo, appartenente agli Ebdomadari. Tale chiesa fu costruita poco più di quattro secoli fa, esattamente nel 1615. Era un importante crocevia tra i quartieri di Secondigliano e San Pietro a Patierno, ma fu demolita nel 1813 per la costruzione di varie strade in quell'area, tra le quali l'attuale Calata Capodichino.
Per un certo periodo, i fedeli della zona erano alla ricerca di un nuovo luogo di culto che non fosse troppo distante dalle loro abitazioni e maggiormente raggiungibile anche in caso di maltempo. Il popolo fu ascoltato. Il 7 dicembre 1856, Fra Luigi di Sant'Antimo sentì la voce della Madonna Immacolata, che preannunciò un agguato al re Ferdinando II di Borbone. Quest'ultimo subì un attentato da parte di un soldato albanese, Agesilao Milano, e riuscì a sventarlo. Come ringraziamento per lo scampato pericolo, il sovrano fece costruire l'attuale parrocchia dell'Immacolata a Capodichino.
La prima pietra fu posta tra il 2 e il 3 agosto 1857 con una cerimonia solenne immortalata anche dall'artista Salvatore Fergola. La costruzione durò per diversi anni e fu ultimata nel 1863, con la costruzione di una statua dedicata proprio alla Madonna Immacolata. La struttura è caratterizzata da una navata rettangolare centrale, con quattro cappelle per ciascuno dei lati. Oltre alla statua dell'Immacolata, è presente anche un'altra scultura dedicata a San Michele Arcangelo, in ricordo dell'omonima Cappella. All'esterno, ecco un'altra statua dedicata a Padre Pio.
La Parrocchia dell'Immacolata Concezione ha da poco compiuto i suoi primi 150 anni dalla fondazione e i festeggiamenti si sono basati soprattutto sul ricordo della posa della prima pietra. Il primo parroco fu don Franco Mastellone nel 1928, seguito da don Paolo Marrone, don Mauro Di Palo, don Luigi Graziuso e don Mario Tornincasa. A partire dal mese di marzo 2010, don Doriano Vincenzo De Luca sta reggendo la chiesa dall'alto della sua personalità e capacità di gestire al meglio le varie attività.
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