Giovedì (3 agosto) riapre il Parco San Gaetano Errico. Non c'è nulla da festeggiare. La colmatura delle buche ed altri interventi di messa in sicurezza non possono essere considerati una conquista.
Il rischio è che, tra carenza di fondi, lungaggini burocratiche, rimpalli di responsabilità, la normalità diventi straordinarietà. Ora l'auspicio è che il parco possa essere un luogo curato e sicuro, un punto di ritrovo per famiglie, un posto dove far giocare i propri figli senza pericoli, un riparo dalla calura estiva, senza erbacce o voragini.
Il Parco, dedicato al nostro santo, nato sulle ceneri dei bipiani, un tempo in parte terra di Chiarina, deve essere nostro. Lo pretendiamo! La corsa ai meriti, da qualsiasi parte politica venga, non ci interessa.
dalla pagina Secondillyanum
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