Negli ultimi tempi Miano è tornata a fare i conti con una serie di episodi che stanno esasperando i cittadini. Tentativi di furto, auto danneggiate, allarmi nel cuore della notte e una sensazione diffusa di impotenza accompagnano ormai la quotidianità di chi abita tra via Antonio Golia, via Trentino, via Regina Margherita e le numerose traverse che si snodano nel cuore della zona. L’ultimo episodio segnalato dai residenti riguarda un tentativo di furto avvenuto proprio sotto un lampione, in un’area densamente abitata e visibile dai balconi circostanti. I ladri, nonostante la presenza di luce e di abitazioni, sono riusciti ad aprire un’auto e rovistare all’interno, senza tuttavia riuscire a portare via nulla.
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Foto Periferiamonews |
La dinamica ha lasciato sgomenti gli abitanti della zona, che si dicono sempre più stanchi di dover convivere con la paura. Molti raccontano di non sentirsi più tranquilli a lasciare la propria macchina parcheggiata in strada, anche per poche ore. Alcuni hanno installato sistemi di allarme e telecamere private, altri hanno rinunciato del tutto a possedere un’auto per evitare danni o furti. La preoccupazione, però, non riguarda solo i veicoli: cresce la percezione di insicurezza generale, con la sensazione che le strade di Miano siano diventate terreno fertile per bande di ladri pronti ad agire anche in piena vista.
Dalle segnalazioni inviate alla nostra redazione emerge un sentimento comune di frustrazione e di abbandono. I cittadini chiedono più controlli, pattugliamenti frequenti e una maggiore presenza delle forze dell’ordine, convinti che la sola prevenzione possa restituire un minimo di serenità al quartiere. “Viviamo nella paura ogni notte – scrive un lettore – e non possiamo rassegnarci a considerare questi episodi come normali. Ci sentiamo lasciati soli, e non è giusto che chi lavora e rispetta le regole debba subire le conseguenze dell’illegalità”.
Le parole dei residenti di Miano si uniscono a quelle di molti altri cittadini dei quartieri limitrofi, da Secondigliano a Scampia, dove negli ultimi mesi si sono verificati furti simili. Gli episodi sembrano parte di un fenomeno più ampio che coinvolge l’intera periferia nord di Napoli, con gruppi organizzati che agiscono in modo rapido e mirato, spesso approfittando delle ore serali e di zone scarsamente illuminate. La mancanza di videosorveglianza pubblica e il numero ridotto di pattuglie disponibili nelle ore notturne rendono difficile un controllo costante del territorio.
La popolazione, intanto, cerca di reagire come può. Si moltiplicano i gruppi di quartiere e le chat tra vicini per segnalare movimenti sospetti o avvertire in caso di presenze anomale. È un segno di resilienza e di collaborazione, ma anche la prova tangibile di una fiducia istituzionale ormai indebolita. Le forze dell’ordine, dal canto loro, ribadiscono l’importanza delle denunce e invitano i cittadini a non tacere di fronte a episodi simili, poiché ogni segnalazione può contribuire a individuare schemi ricorrenti e a pianificare interventi mirati.
Nel frattempo, la paura continua a serpeggiare tra le strade di Miano. Chi rientra a casa la sera controlla più volte di aver chiuso bene le portiere, chi vive ai piani bassi scruta dalla finestra al minimo rumore sospetto. È il segno di un disagio profondo, di una quotidianità che dovrebbe essere normale e serena ma che, per molti, è diventata un esercizio costante di attenzione e prudenza. La speranza è che la voce dei cittadini non resti inascoltata e che il quartiere possa tornare presto a essere un luogo di vita e non di paura, dove la tranquillità non sia un privilegio ma un diritto condiviso.
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