Nella notte tra sabato e domenica si sono vissuti momenti di forte tensione a Poggioreale. Come riporta Cronachedi.it, un uomo armato di pistola è stato segnalato dai residenti mentre urlava in strada e inseguiva una donna davanti alle palazzine di edilizia popolare di via della Bussola. La scena, che ha destato paura tra gli abitanti, è avvenuta all’improvviso e non è ancora chiaro cosa sia accaduto nei minuti precedenti. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Volanti della questura e del commissariato di zona, che hanno immediatamente avviato le prime verifiche per risalire alla dinamica dell’accaduto. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e visionato i filmati delle telecamere di sorveglianza per cercare di ricostruire ogni passaggio della vicenda, mentre la zona è stata messa in stato di massima allerta con un rafforzamento dei controlli e dei pattugliamenti per individuare l’uomo armato.
Le indagini sono state affidate al commissariato competente e alla squadra mobile, che hanno inviato una dettagliata informativa alla procura della Repubblica, già impegnata a coordinare gli approfondimenti investigativi. Via della Bussola non è un’area qualsiasi, ma una sorta di “zona cuscinetto” tra diversi gruppi criminali, da tempo teatro di attriti e tentativi di controllo del territorio. Proprio questa caratteristica rende ancora più delicato l’episodio avvenuto nelle ultime ore, con gli investigatori che non escludono la pista di una nuova strategia di pressione da parte dei clan per condizionare la vita del quartiere.
Secondo le prime ipotesi, l’Alleanza di Secondigliano potrebbe aver scelto di colpire proprio in quest’area per allontanare famiglie e residenti dagli alloggi popolari, replicando tattiche già viste in passato. Non sarebbe infatti la prima volta che i clan tentano di intimidire gli abitanti per occupare abusivamente le case. Già negli scorsi mesi gli equilibri criminali si erano spostati: il clan Mazzarella era stato costretto a ridurre la propria presenza a Poggioreale, arretrando verso Forcella e il Mercato, mentre le “batterie” dei Contini, parte integrante del cartello dell’Alleanza, avevano rafforzato la loro pressione sulle aree popolari. La tendenza appare chiara: l’Alleanza mira a consolidare il proprio potere non solo attraverso azioni dirette di forza, ma anche con strategie subdole mirate a svuotare i rioni per occuparli in maniera sistematica.
Le forze dell’ordine hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini, che denunciano episodi di interruzione della corrente elettrica in diversi quartieri, compreso il Rione della Bussola. I cavi sarebbero stati recisi volontariamente, lasciando interi palazzi al buio per ore. L’obiettivo, secondo gli investigatori, è quello di esasperare le famiglie, specialmente durante le ondate di calore estive, spingendole a lasciare le proprie abitazioni. In questo modo, i clan creano le condizioni ideali per occupazioni abusive, consolidando il loro controllo sul territorio. Alcuni di questi tentativi sono stati respinti grazie alle denunce e agli interventi immediati della polizia, che ha intensificato i servizi in borghese per monitorare le situazioni più a rischio.
L’ultimo episodio ha reso necessario un nuovo filone d’indagine con il coinvolgimento della squadra mobile e dei carabinieri, chiamati a verificare i collegamenti tra l’uomo armato visto in strada e le azioni di sabotaggio registrate negli ultimi giorni. Gli investigatori non escludono che l’episodio possa essere parte di una strategia più ampia volta a destabilizzare i residenti e a creare un clima di paura.
Posta un commento
0Commenti