Attimi di grande concitazione si sono vissuti martedì sera in via Dante a Secondigliano, dove un tentato scippo ha scatenato paura, rabbia e tensione tra i residenti. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo a bordo di uno scooter, procedendo contromano lungo la strada, avrebbe affiancato una donna per strapparle la borsa. La vittima, una giovane maestra del quartiere, ha cercato di resistere, ma nella colluttazione è finita rovinosamente a terra battendo la testa sull’asfalto. Le persone presenti hanno subito allertato i soccorsi e la donna è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Le sue condizioni, fortunatamente, non desterebbero preoccupazioni, ma la paura e lo shock restano evidenti, sia per lei che per chi ha assistito alla scena.
L’aggressore, dopo il fallito scippo, ha tentato di guadagnarsi la fuga ma è stato immediatamente bloccato da alcuni residenti che si trovavano nei pressi della confluenza con corso Secondigliano. La rabbia della gente, esasperata da episodi di criminalità che si ripetono nelle strade del quartiere, si è trasformata in un vero e proprio tentativo di linciaggio. In pochi istanti l’uomo è stato circondato e aggredito, in una scena concitata che ha attirato l’attenzione di numerose persone. Approfittando della confusione e della mancanza di forze dell’ordine sul posto in quel momento, il malvivente sarebbe comunque riuscito a divincolarsi e a darsi alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.
Il fatto ha scosso profondamente la comunità di via Dante e di tutto il quartiere. Non è la prima volta che episodi di microcriminalità si verificano a Secondigliano e nelle zone limitrofe, e la rabbia dei cittadini testimonia un malessere crescente nei confronti di una situazione percepita come sempre più difficile da affrontare. La scelta di alcuni residenti di reagire con la forza rappresenta la misura di un’esasperazione che serpeggia da tempo, alimentata dal senso di insicurezza diffuso tra chi vive quotidianamente le strade del quartiere.
La vicenda ha riportato l’attenzione sul tema della sicurezza e sulla necessità di un presidio più costante delle forze dell’ordine nelle aree periferiche. La dinamica, così come raccontata dai testimoni, evidenzia da un lato la prontezza dei cittadini a difendere la propria comunità, dall’altro il rischio che simili episodi possano degenerare in situazioni ancora più gravi. La giovane insegnante, suo malgrado, è rimasta vittima di un episodio che poteva avere conseguenze drammatiche, ma che fortunatamente non si è trasformato in tragedia.
Secondigliano si trova ancora una volta a fare i conti con episodi di violenza e degrado che minano il senso di tranquillità quotidiana. La comunità chiede maggiore attenzione e interventi concreti per contrastare una criminalità diffusa che, anche quando non sfocia in tragedia, lascia comunque ferite difficili da rimarginare. Intanto resta la paura tra i residenti e la speranza che la donna possa riprendersi al più presto, mentre le forze dell’ordine stanno raccogliendo elementi per risalire all’identità del malvivente.
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