Secondigliano vive momenti di profondo dolore per la scomparsa di Vincenzo Manfredini, appena diciannovenne, che secondo le prime informazioni si sarebbe tolto la vita. La notizia ha scosso l’intero quartiere, lasciando attoniti familiari, amici, compagni di squadra, vicini di casa e tutte le realtà associative e parrocchiali che lo conoscevano. Un ragazzo descritto da tutti come educato, rispettoso, sempre curato nell’aspetto e pronto a portare un sorriso a chi incontrava. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un gesto simile, che ha gettato nello sconforto l’intera comunità.
Tra le voci più toccanti c’è quella di Antonio Rotondo, presidente dell’associazione “Aret o Pizz” di via Duca degli Abruzzi, che ha voluto ricordare Vincenzo come un figlio della comunità, un ragazzo esemplare, sempre presente e rispettoso. “Poteva essere mio figlio, anzi lo era nella comunità dell’associazione”, ha scritto Rotondo, esprimendo lo shock e il dolore per una perdita tanto improvvisa quanto inspiegabile. Dalla parrocchia dei Sacri Cuori, dove Vincenzo era cresciuto partecipando al Grest e diventando la “mascotte” degli animatori, è arrivato un ricordo affettuoso e commosso, accompagnato dalla certezza che ora il giovane sia tra le braccia di Dio, nella pace eterna.
Il dolore per la perdita ha raggiunto anche le istituzioni locali. La VII Municipalità di Napoli, attraverso il presidente Antonio Troiano, ha espresso le condoglianze ufficiali alla famiglia, ricordando Vincenzo per la sua educazione e per la capacità di lasciare un segno positivo in chiunque lo incontrasse. Parole di vicinanza sono arrivate anche da Monsignor Doriano Vincenzo De Luca, parroco della chiesa dell’Immacolata a Capodichino e decano del VII Decanato, che ha invitato la comunità a vivere questo momento nel silenzio e nella preghiera, evitando di riempire il dolore con parole inutili e stringendosi attorno alla famiglia per non lasciarla sola in questo momento di prova.
Messaggi di cordoglio sono stati diffusi anche dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che ha ribadito come la notizia abbia scosso profondamente la comunità di Secondigliano, e dall’ASD Secondigliano, squadra in cui Vincenzo aveva militato e alla quale aveva chiesto, solo pochi giorni fa, quando sarebbero riprese le attività per poter tornare in campo. I compagni di squadra lo ricordano come un vicino di casa, un amico, un compagno da sostenere nei momenti di difficoltà, una presenza che resterà per sempre legata alla storia della squadra.
La morte di Vincenzo Manfredini lascia un vuoto incolmabile nel cuore di Secondigliano, un quartiere che oggi si stringe attorno alla famiglia, cercando di trovare conforto nella memoria di un ragazzo che, a soli diciannove anni, aveva già lasciato un segno indelebile in chi lo conosceva. In attesa di comprendere le circostanze e le cause di un gesto che resta difficile da accettare, l’intera comunità si raccoglie nel dolore e nella preghiera, nella speranza che la sua luce continui a brillare nei ricordi di chi lo ha amato.
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