La denuncia di un cittadino di Miano riporta l’attenzione su una problematica che, ormai da anni, caratterizza molte strade della periferia nord di Napoli. "È mai possibile che con un passeggino con una bambina di 2 anni, ed un bambino di 8 anni mano a mano, mia moglie non può camminare liberamente sui marciapiedi? In via Regina Margherita, ogni giorno è sempre la stessa storia, cosa stiamo aspettando che qualcuno venga investito da qualche auto probabilmente guidata anche da qualche cialtrone che non ha nemmeno il senso civico di rallentare vedendo gli ostacoli davanti? Ma dove stiamo arrivando?”.
Sono parole amare, quelle scritte da un padre esasperato che ogni mattina assiste alle difficoltà della moglie nel percorrere la strada con i propri figli. Marciapiedi ingombri, auto parcheggiate in modo selvaggio, ostacoli di ogni genere che costringono i pedoni a scendere in carreggiata, mettendo a rischio la propria sicurezza e quella dei bambini. Una scena che si ripete quotidianamente e che rappresenta il simbolo di un’assenza di controllo e di un senso civico sempre più rarefatto.
La paura più grande è che possa accadere l’irreparabile. La rabbia, invece, nasce dal senso di abbandono, dalla percezione di essere cittadini di serie B, costretti a sopportare una situazione che non dovrebbe essere tollerata in nessun quartiere. Un genitore dovrebbe poter accompagnare i propri figli a scuola o a fare una passeggiata senza temere per la loro incolumità, ma in queste strade, ogni semplice azione quotidiana si trasforma in un percorso ad ostacoli, con la consapevolezza che la responsabilità non è solo di chi parcheggia male, ma anche di chi permette tutto questo senza un controllo reale.
La denuncia rivolta al consigliere regionale Borrelli vuole essere un grido di allarme per ottenere risposte concrete. Anche perché, come accade spesso, la situazione di via Regina Margherita, al confine tra Miano e Secondigliano, non è un caso isolato, ma rappresenta il problema di intere aree urbane lasciate senza manutenzione e senza controlli. I residenti chiedono solo di poter vivere con dignità, di avere strade percorribili, marciapiedi liberi, parcheggi regolamentati e un minimo di senso civico che consenta a tutti di muoversi in sicurezza.
Nel frattempo, ogni giorno che passa, si sommano rabbia e preoccupazione, mentre cresce la convinzione che senza interventi rapidi e senza un cambio di mentalità alla guida, l’unica speranza rimane la fortuna, affinché nessuno si faccia male sul serio. Perché la sicurezza stradale non dovrebbe mai essere una questione di fortuna.

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