Il 21 novembre segna una data cruciale per Napoli, che si stringe in un abbraccio collettivo per commemorare il ventesimo anniversario del brutale assassinio di Gelsomina Verde, simbolo di innocenza strappata dalla violenza della criminalità organizzata. La giovane, uccisa nel 2004 durante un’escalation di brutalità che segnò tragicamente la faida di Scampia, è diventata un emblema della lotta per la legalità e del riscatto sociale. Questa giornata non sarà solo un tributo alla memoria di Mina, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della giustizia e sulla necessità di una società libera dal dominio della criminalità.
L’evento, organizzato dalla VII Municipalità in collaborazione con la Fondazione Polis e l’Associazione Italiana Biblioteche, avrà luogo presso la Biblioteca "Guido Dorso", uno spazio simbolico scelto per rappresentare il legame tra cultura e legalità. A partire dalle 10:30 di oggi, una serie di interventi offriranno spunti di riflessione e testimonianze dirette. Tra i protagonisti della giornata, Francesco Verde, fratello di Gelsomina, porterà la sua voce, un richiamo potente alla memoria e all'impegno. Parteciperanno inoltre Sergio Cicerone della Questura di Napoli, Antonio Troiano, presidente della Municipalità, e Maura Striano, assessore all'Educazione del Comune di Napoli. A chiudere gli interventi, Giuseppe Granata rappresenterà i familiari delle vittime innocenti della criminalità, dando voce a una comunità che continua a lottare per il ricordo e la giustizia.
Un momento particolarmente significativo sarà la presentazione dell’adesione alla rete BILL (Biblioteca per la Legalità), un progetto che si propone di diffondere la cultura della legalità attraverso la lettura e l’educazione. Una sezione della biblioteca sarà dedicata proprio a Gelsomina Verde, un modo per perpetuarne la memoria e trasmettere alle nuove generazioni il messaggio di una vita che non può essere dimenticata. Questo gesto rappresenta un impegno concreto da parte delle istituzioni e delle associazioni nel contrastare l’illegalità, puntando sulla cultura come strumento di prevenzione e cambiamento.
La giornata culminerà alle 18:30 con la celebrazione di una Messa di Suffragio presso il Santuario Eucaristico Diocesano di San Pietro a Patierno. La funzione sarà officiata da don Francesco Cirino e don Maurizio Patriciello, figure da sempre vicine alle comunità ferite dalla criminalità organizzata. Questo momento di raccoglimento spirituale offrirà a tutti i presenti un’opportunità per riflettere, pregare e onorare non solo Gelsomina, ma tutte le vittime innocenti della violenza.
La tragica vicenda di Gelsomina Verde continua a risuonare come un monito per Napoli e per l’intero Paese. La sua morte, avvenuta in circostanze di inaudita crudeltà, è un esempio di come la criminalità possa colpire senza scrupoli, ma è anche una testimonianza del coraggio e della forza di chi ha scelto di non arrendersi. La famiglia Verde, insieme a tante altre realtà associative e istituzionali, ha trasformato il dolore in un percorso di lotta e consapevolezza, affinché episodi simili non si ripetano mai più.
Questa commemorazione non è solo un ricordo, ma un richiamo al dovere di costruire una società in cui nessun giovane debba mai più pagare con la vita la sua innocenza. La città di Napoli, nella sua complessità e nelle sue contraddizioni, dimostra ancora una volta di essere capace di stringersi attorno ai suoi simboli, trovando nella memoria un punto di partenza per guardare al futuro con speranza.
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