La chiusura dell'anello della Metropolitana di Napoli rappresenta un progetto infrastrutturale di importanza strategica per la mobilità urbana e regionale, frutto di una pianificazione complessa e della sinergia tra diverse istituzioni. Sino al 2017, l'area destinata al completamento dell'anello era in gran parte occupata da terreni abbandonati, mentre i pochi metri di linea già costruiti erano quasi invisibili, circondati da rifiuti e vegetazione incolta. Da allora, il progetto ha compiuto notevoli progressi, trasformando progressivamente la zona e avvicinandosi all’obiettivo di fornire una rete ferroviaria integrata ed efficiente per la città e l'area metropolitana.
Ad oggi, le stazioni di Miano, Regina Margherita, Secondigliano e Di Vittorio hanno visto il completamento delle principali opere strutturali, con interventi di finitura ancora in corso presso alcune di esse. Questo sviluppo ha richiesto di superare numerose sfide, inclusi i processi di esproprio, la bonifica dei terreni e l’adattamento continuo dei progetti, il tutto senza mai interrompere i lavori. La collaborazione tra il Comune di Napoli e le istituzioni è stata cruciale per mantenere il ritmo delle operazioni, aggiornando e migliorando i piani in base alle necessità del territorio e alle esigenze tecniche emerse in corso d’opera.
Il rapporto tra gli enti coinvolti è stato rafforzato nel 2020, quando il Comune ha siglato un accordo per un’accelerazione condivisa dei cantieri, mentre accordi specifici sono stati sottoscritti tra il 2019 e il 2021 con l’Aeronautica Militare per l’utilizzo dei suoli necessari alla realizzazione della stazione Di Vittorio. Attualmente, sono in fase di ultimazione le installazioni tecnologiche lungo la linea, che ne permetteranno la messa in funzione a pieno regime.
Il traguardo è ora definito: entro la fine del 2025, l'anello ferroviario sarà attivo fino alla stazione di Secondigliano, mentre nel 2026 l’apertura si estenderà fino alla stazione Di Vittorio. Le opere sul tratto conclusivo, che si estende da Di Vittorio fino a Capodichino, sono già state assegnate alla Metropolitana di Napoli. Con l'accordo del 2022 tra Comune e Regione, il completamento delle opere di armamento è stato affidato a Eav, restando da appaltare solo le opere tecnologiche necessarie per rendere operativo questo segmento finale della linea.
Un passo significativo è stato già compiuto con la messa in servizio delle rampe di collegamento tra la Linea 1 della metropolitana e la Linea Eav, che consentiranno ai treni di entrambe le linee di arrivare direttamente a Secondigliano entro la fine del 2025. Grazie a questo collegamento, i treni della metropolitana provenienti dal centro di Napoli e quelli della Linea Eav da Aversa potranno confluire verso Secondigliano, facilitando un accesso diretto e rapido ai residenti e ai pendolari.
Questa fase avanzata di sviluppo rappresenta molto più di un’opera pubblica: si tratta di un’infrastruttura destinata a rivoluzionare i collegamenti e le abitudini di mobilità della città, fornendo ai cittadini una maggiore libertà di movimento e nuove opportunità di interconnessione tra i quartieri. La chiusura dell'anello ferroviario porterà benefici tangibili non solo a livello di mobilità urbana, ma anche di rivalutazione delle aree limitrofe, che verranno finalmente integrate in un sistema di trasporto pubblico moderno ed efficiente.
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