Cristina Frazzica, una brillante trentenne lombarda laureata in Biotecnologie, aveva deciso di dare una svolta alla sua carriera scegliendo Napoli. Attratta dalla possibilità di specializzarsi alla PharmaTech Academy dell'Università Federico II, diretta da Bruno Catalanotti, Cristina ha iniziato un percorso formativo di alta qualità a novembre. La sua passione per la ricerca e il mare ha reso la città partenopea il luogo ideale per crescere sia professionalmente che personalmente.
La PharmaTech Academy, con sede a Scampia, offre corsi di alta formazione residenziale che mirano a creare professionisti nel campo della terapia genica e dei farmaci con tecnologia RNA. Un programma intenso, dalle 9 alle 17, che vede la collaborazione stretta tra università e aziende del settore. Cristina, tra i 28 selezionati, si è distinta per il suo entusiasmo e il suo impegno, come confermato dalle parole del direttore Catalanotti: "Era molto brava, brillante. Seguiva con grande partecipazione, il suo sorriso, che non la mollava mai, dava voce alla sua grande passione".
Quando è arrivato il momento di scegliere dove svolgere il tirocinio, iniziato a maggio, Cristina ha manifestato una chiara preferenza per le aziende campane, pur avendo l'opportunità di avvicinarsi alla sua città natale, Pavia. Il mare e gli amici hanno giocato un ruolo fondamentale nella sua scelta di restare a Napoli, dove ha iniziato il tirocinio presso la Nouscom srl. "Era soddisfatta, ma oggi non riesco a non pensare che forse una scelta differente avrebbe potuto cambiare il corso delle cose", riflette Catalanotti con amarezza.
Il 9 giugno, durante una gita in kayak a Posillipo con l'amico Vincenzo Leone, Cristina è stata travolta e uccisa da un motoscafo. Una tragedia che ha sconvolto l'inizio dell'estate partenopea, sollevando ancora una volta il tema della sicurezza in mare. Le dinamiche dell'incidente sono ancora poco chiare, ma le telecamere della residenza napoletana del Presidente della Repubblica potrebbero fornire indizi cruciali.
La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto profondo tra docenti e compagni di corso. Una delle studentesse si è recata al Policlinico per rendere omaggio alla salma, accompagnata dai genitori di Cristina. "Era una ragazza solare, sempre attenta, sorridente", ricorda Catalanotti, sottolineando il legame che aveva instaurato con Napoli e la comunità accademica.
La cerimonia di consegna dei diplomi del 16 luglio, che avrebbe dovuto essere un momento di gioia e celebrazione, si trasformerà in un'occasione per ricordare Cristina. "Questa classe e questa Academy non la dimenticheranno. È stata una studentessa che ha lasciato un segno", afferma il direttore con emozione.
La famiglia di Cristina e l'Università Federico II chiedono giustizia. "Facciamo un appello a chi sa qualcosa, a chi ha informazioni a farsi avanti. È una giovane vita spezzata, aveva un futuro radioso, non può rimanere tutto impunito", dichiara Catalanotti, rispecchiando il dolore e la determinazione di chi ha condiviso parte del percorso con Cristina.
Cristina Frazzica non è solo un nome nella lista delle vittime del mare, ma una giovane promessa che ha visto il suo futuro spezzato troppo presto. La sua passione, il suo sorriso e il suo impegno continueranno a vivere nei ricordi di chi l'ha conosciuta e nei cuori di chi crede nella giustizia e nella sicurezza per tutti.
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