Il sondaggio - Secondigliano è...?

Foto tratta da Secondillyanum

Che cos'è (o era) Secondigliano per tutti coloro che la vivono o l'hanno vissuta anche per un breve periodo? La pagina di Facebook Secondillyanum ha cercato di rispondere a tale quesito, decretando i 10 simboli di un quartiere ricco di storia. Tra tradizione e modernità, ecco le preferenze espresse dagli utenti.

10. La stazione dell'Alifana

Forse non tutti sanno che un tempo il nostro quartiere era servito da mezzi ferroviari su binari. Infatti, i treni attraversavano via Regina Margherita e passavano dietro all'attuale via della Ferrovia, in un tracciato parallelo rispetto a quello del corso Secondigliano. A partire dal 1976, la stazione è stata chiusa diventando una normale residenza. In pratica, aspettiamo il ritorno della Metropolitana a Secondigliano da poco più di 40 anni.

9. Il santuario dell'Addolorata ('a Cappella)

Un autentico simbolo del centro storico del territorio. La chiesa è situata nell'attuale via San Gaetano Errico, a due passi dal Mercatino Rionale di Secondigliano. Fu costruita a partire dal 1827 grazie all'opera del santo di Secondigliano, detto 'o Superiore. La vita di Errico e la storia della cappella sono da considerarsi indissolubili. Oggi è gestita dai Missionari dei Sacri Cuori.

8. Lo studio fotografico Giosuè

Era il fotografo di nozze di tutti i secondiglianesi o quasi. Era presente in ben due sedi, una dalle parti del Quadrivio e l'altra sul corso Secondigliano. Secondo alcune fonti, la sua attività iniziò negli anni '30. Gli eredi hanno scelto di non portare avanti la tradizione di famiglia.

7. Don Alfonso Apicella

Un vero punto di riferimento del quartiere. Don Alfonso era il custode della scuola privata dei Sacri Cuori, oggi sede dell'istituto Voltaire. Salvaguardava la sicurezza di alunni e insegnanti, curava il giardino del plesso, organizzava attività per il bene della collettività. È scomparso il 3 settembre 2011 all'età di 91 anni. Indimenticabile.

6. Il negozio di elettrodomestici Frigerio

Si trovava nella zona nota come 'ngopp' 'o Ponte (incrocio tra corso Secondigliano e via Vittorio Emanuele) ed era amato dalla gente per il calore e la gentilezza dei titolari. Ogni secondiglianese DOC, almeno una volta nella vita, ha acquistato un televisore o una radio da Frigerio.

5. Don Cosimo 'o Vicchiariello

Non poteva mancare il più famoso negozio di giocattoli del nostro quartiere. La sede del signor Cosimo Bevilacqua si trovava nel corso Italia. In particolare, durante le festività natalizie, l'esercizio commerciale metteva in vendita pastori per i presepi, decorazioni, alberi e tanto altro ancora.

4. L'orgoglio delle proprie origini

Ebbene sì, molti utenti di Secondillyanum hanno semplicemente identificato Secondigliano con l'orgoglio di essere secondiglianese. Di ostentare le proprie origini, di mostrare senso di appartenenza. Una prerogativa che non va mai posta in secondo piano, contro tutto e tutti.

3. La pizza nel ruotino di Suppella

Una vera delizia per i nostri palati. Situata in via Vittorio Emanuele, la pizzeria Suppella è nota anche fuori dai confini locali per la pizza nel ruotino. Viene cotta in maniera del tutto particolare ed inserita nell'apposito pentolino di piccole dimensioni. Il suo sapore? Insostituibile.

2. I taralli di Tonino

Sul corso Secondigliano sorge uno dei tarallifici più amati di tutta Napoli. Il tipico tarallo 'nzogna e pepe che gli dà il nome viene lievitato per un'intera giornata e cotto per ben due volte. Ovviamente, non possono mancare il pepe, le mandorle e la sugna. Un tripudio di gusto, un vero fiore all'occhiello del nostro amato quartiere.

1. Zeppole e panzarotti di Carminiello

Le pizzerie di Secondigliano sono apprezzate a tutti i livelli, ma la più famosa è sicuramente Carminiello. Oltre alle Margherite e alle pizze fritte, il vero simbolo di questo locale è costituito da zeppole e panzarotti. Quando si passa 'ngopp 'o Ponte, non si può fare a meno di restare estasiati da una tale dimostrazione di bontà. E la situazione diventa ai limiti del miracoloso quando un panzarotto viene immerso in una zeppola. La fine del mondo.

Ovviamente, qualsiasi ulteriore informazione è ben accetta!