![]() |
Foto di PeriferiamoNews |
Abbiamo già parlato dell'ormai gravoso problema relativo ai riscaldamenti nelle scuole, che nella maggior parte dei casi funzionano poco (o per nulla) e male. Lo scorso 6 dicembre, un nostro lettore ci ha parlato del clima gelido che si è respirato nell'istituto Sauro-Errico-Pascoli. In particolare, gli alunni erano costretti a portarsi le coperte da casa.
Con il freddo che sta avvolgendo Secondigliano negli ultimi giorni, arriva puntuale un nuovo grido di dolore. L'appello della nostra lettrice Cristina, che parla della situazione quantomeno triste dell'istituto Pascoli 2 - Carbonelli della III Traversa Corso Secondigliano.
"Buongiorno! Parlo a nome di tutte le mamme della scuola Carbonelli. Volevo farvi sapere che, in questa scuola, il funzionamento dei riscaldamenti non funziona come dovrebbe. I termosifoni vengono accesi alle 8 del mattino, l'ora in cui entrano i bambini. La scuola è sempre fredda, anche perché questi famosi termosifoni sono messi al minimo. Noi mamme ci siamo offerte di portare a nostre spese una stufa in ogni classe, ma non ci è stato possibile farlo poiché nella scuola saltano i contatori e si rimane anche al buio. Alle nostre domande, la loro risposta è una sola: il problema non è loro ma di tutta l'Italia. Potete darmi un consiglio su come rispondere a questo problema? Grazie a nome di tutte le mamme e tutti i bambini della scuola Carbonelli di Secondigliano"
Dopo le coperte, le stufe. Qui sembra davvero che i genitori debbano attivarsi in prima persona per garantire ai propri figli un riscaldamento adatto quando si trovano a scuola. Vi sembra normale? Non se ne può più.
Posta un commento
0Commenti