Teppismo contro i bus, è giunta l'ora di ribellarsi?

Oggi pomeriggio verso le 17 e 30 camminavo sul Corso in direzione di piazza Capodichino, arrivo all'altezza del bar Picone e vedo una scena assurda: un manipoli di mocciosi armati di pietre e bastoni di legno avevano letteralmente assaltato un bus lanciandovi contro di tutto... tra l'indifferenza di passanti e negozianti. .. ho provato una rabbia incontenibile e mi sono messa a urlare con tutte le mie forze insultandoli e intimandogli di smettere. .. per tutta risposta mi hanno sbeffeggiata però hanno smesso e si sono allontanati. .. un negoziante mi ha detto di farmi i fatti miei e che me l'eri cavata pure bene... con altrettanta rabbia gli ho detto che se fossimo uniti nel ribellarci a questi assalti vandalici forse la smetterebbero.... per tutta risposta mi ha detto che deve tenere il negozio aperto e preferisce farsi i fatti suoi... ho pensato all'autista del bus che pure avrebbe diritto a lavorare in santa pace e ai passeggeri in pericolo e per non insultare pure lui ho proseguito oltre... una passante mi ha detto che queste scorribande avvengono tutti i giorni... i delinquenti in erba ( 5 o 6 in tutto ,tutti di età inferiore ai 10 anni) si sono poi riuniti nello spiazzo antistante la tripperia "divertendosi" con armi giocattolo (almeno voglio credere che lo fossero anche perché prive del tappo rosso) ... cosa si deve fare per vedere qualche pattuglia sul corso?


Tutti voi sapete che Una voce per Secondigliano intende dare risonanza alle varie realtà del nostro territorio. Queste sono parole di pochi giorni fa, scritte da un'insegnante e mamma del quartiere, Licia Ruggiero. Atti di puro teppismo, causati anche da genitori che lasciano i propri figli al loro destino, dimenticandosi di educarli. Ma come si può fermare tutto questo? Di certo non attraverso l'omertà.

Non è la prima volta che avviene un episodio di questo tipo. E sicuramente non è neanche l'ultima. Ma il nostro quartiere non ne può più. La gente è sempre più arrabbiata, pronta anche a ribellarsi contro tutto ciò che non va. Una rabbia che deve diventare voglia di rivincita.