Oggi iniziamo una nuova rubrica dedicata a quelle attività, a quei simboli del nostro quartiere che oggi purtroppo non esistono più. Oggi la voce di Secondigliano che vi parla è quella del sottoscritto, che vi racconta di un luogo nel quale fin da piccolo ha vissuto alcuni momenti intensi.
Ero solo un bambino e spesso nei pomeriggi mia madre mi accompagnava dalla psicologa, nello sconosciuto (a quei tempi per me) quartiere di Miano. Di ritorno dalla mia visita dalla dottoressa, spesso mi capitava di tornare a casa a piedi, e di passare per via Regina Margherita, una strada che porta al corso Secondigliano.
E proprio in quella strada spesso mi fermavo in un'attività commerciale che si trovava accanto ad una polleria (ancora oggi aperta), la salumeria gestita dai miei zii materni. Quanti ricordi in quel posto... quante risate e partitelle di carte con zio Ciro, che purtroppo oggi non c'è più... la gentilezza di zia Maria che ogni volta che entravamo nel suo negozio ci regalava qualsiasi sorta di salume o formaggio.
La semplicità di quella salumeria, così lontana dalle holding attuali e così accogliente, vicina ai clienti. E' solo uno dei simboli di una Secondigliano che a poco a poco sta lentamente scomparendo...
La Secondigliano che non c'è più - Quella salumeria di via Regina Margherita...
ottobre 17, 2013
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Beh.... se volevi farmi commuovere sappi che ci sei riuscito in pieno..... io per nostalgia e un po per rabbia da quelle parti ci passo raramente e quando succede, mi fermo con la moto a guardare quello che "Don Ciro" aveva costruito in una vita.. e i pensieri e i ricordi si rincorrono, poi mi allontano con le inevitabili lacrime che vengono celate dalla visiera del casco che tiene rinchiuso in me sia la nostalgia che le emozioni... ciao papa' e ...grazie Raffaele. :)
RispondiEliminaMi ripeto anche qui: ho scritto semplicemente ciò che mi sentivo ;)
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