Secondigliano si prepara a vivere una mattinata di memoria intensa e condivisa, un momento che non è solo commemorazione ma anche un modo per ribadire con forza che certi nomi, certi volti e certe storie non possono essere inghiottiti dal silenzio del tempo. Domani, venerdì 21 novembre 2025, alle 9:30, la Biblioteca Guido Dorso ospiterà l’iniziativa “Per sempre Mina”, un incontro pubblico che avrà luogo proprio nell’aula dedicata a Gelsomina Verde, il simbolo più doloroso e al tempo stesso più luminoso della lotta civile contro la violenza criminale. L’appuntamento è fissato in piazza Zanardelli, nel cuore di Secondigliano, un luogo che ancora oggi è attraversato da ricordi e testimonianze legate a quella tragica vicenda che, nonostante gli anni trascorsi, continua a scuotere la coscienza collettiva.
Gelsomina Verde, per tutti Mina, aveva appena 22 anni quando la sua vita fu spezzata in modo brutale il 21 novembre 2004, in uno dei momenti più sanguinosi della faida tra clan che segnò profondamente la periferia nord di Napoli. Fu sequestrata, torturata e poi uccisa senza pietà, non perché coinvolta direttamente nel mondo criminale ma perché considerata vicina a un ragazzo ritenuto legato agli ambienti della camorra. Mina non aveva colpe, non aveva contatti con gruppi criminali, non aveva nulla a che fare con quella guerra che insanguinava le strade. Era una giovane donna che voleva semplicemente vivere la sua vita, coltivare i suoi sogni e immaginare un futuro normale. È anche per questo che la sua storia è diventata un simbolo così potente: una vittima innocente, una vita sottratta alla comunità e restituita soltanto attraverso la memoria e l’impegno dei cittadini, delle istituzioni e dei familiari.
L’iniziativa “Per sempre Mina” nasce proprio con questo intento: non permettere che la sua storia venga dimenticata, e continuare a trasformare il dolore in un percorso di consapevolezza e responsabilità. A portare la testimonianza più sentita sarà il fratello di Gelsomina, Francesco Verde, che da anni rappresenta una voce determinata e coraggiosa nel difendere la memoria della sorella e nel ribadire quanto sia importante non distogliere lo sguardo da ciò che è accaduto. Le sue parole offriranno un contributo emotivo e umano prezioso, capace di dialogare con i giovani e con tutti coloro che parteciperanno all’incontro, ricordando la figura di Mina non solo come vittima ma come esempio di dignità tradita e di giustizia ancora da custodire.
Ad aprire il momento commemorativo sarà l’assessore alla Cultura e alle Politiche educative della Municipalità 7, Mauro Marotta, che introdurrà il senso dell’iniziativa e il valore di un appuntamento che coinvolge non solo le istituzioni ma l’intero tessuto sociale. Seguiranno gli interventi del direttore della Municipalità 7 Roberta Sivo, del presidente del Coordinamento campano familiari vittime innocenti della criminalità Giuseppe Granata, del direttore sanitario del Distretto 28 dell’ASL Napoli 1, Gennaro Falco, e della dirigente del Liceo Statale Elsa Morante, Giuseppina Marzochella. Sarà poi la volta del presidente della Municipalità 7, Antonio Troiano, che ribadirà l’importanza della presenza delle istituzioni nei territori più esposti alla vulnerabilità sociale, ricordando come la memoria di Mina rappresenti un monito costante e una responsabilità condivisa.
In chiusura interverrà Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis, figura da sempre legata al tema della memoria delle vittime innocenti e al sostegno dei loro familiari. La sua riflessione finale servirà a richiamare il significato più profondo dell’incontro: la memoria come strumento di educazione, di cambiamento e di resistenza civile. Le sue parole saranno il ponte ideale tra il ricordo di Mina e il futuro delle nuove generazioni, chiamate a farsi carico di un’eredità morale che non può essere dispersa.
L’appuntamento di domani non è soltanto un momento di commemorazione, ma un vero e proprio patto rinnovato tra la città e le sue vittime innocenti. Un invito a guardare avanti senza dimenticare, a costruire una comunità capace di riconoscere le proprie ferite e di trasformarle in un percorso di maturità civica. “Per sempre Mina” non è solo un titolo: è una promessa. Una promessa che Secondigliano rinnova ogni anno, affinché il sorriso di Gelsomina Verde continui a illuminare una strada di giustizia, libertà e consapevolezza collettiva.
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