Una truffa ben congegnata, l’ennesima ai danni di un’anziana, ha trovato un epilogo diverso dal solito. Questa volta, la vittima è riuscita a reagire, a sventare il raggiro e a permettere alle forze dell’ordine di identificare e arrestare in tempi rapidissimi il responsabile. Tuttavia, il prezzo pagato in termini di stress e danni alla salute non è stato lieve. A finire in manette un giovane napoletano di 23 anni, residente nel quartiere di Secondigliano, già noto alle forze dell’ordine per ben dieci precedenti specifici legati a truffe simili. L’episodio si è consumato nel comune di Forio, sull’isola d’Ischia, nel primo pomeriggio di lunedì 4 agosto, in un orario non casuale, scelto con lucidità dai truffatori, consapevoli che durante le ore più calde del giorno molti anziani sono in casa, spesso soli o con parenti altrettanto fragili.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della compagnia di Ischia, il giovane si è spacciato telefonicamente per un maresciallo dell’Arma, comunicando alla 67enne di Forio che il marito era stato arrestato e che, per dimostrare la liceità dei loro averi, era necessario esibire denaro contante e gioielli. Una tecnica consolidata, fatta di pressione psicologica, simulazione di autorità e costruzione di una narrazione d’urgenza e allarme. Il marito della vittima, un uomo di 73 anni, è stato convinto a recarsi presso la caserma locale, lasciando sola la donna, che avrebbe dovuto accogliere un presunto carabiniere incaricato di visionare e fotografare i beni.
L’uomo, travestito da semplice visitatore, si è presentato a casa dell’anziana pochi minuti dopo. Ma proprio nel momento cruciale, la donna ha avuto un sussulto di consapevolezza: allarmata dalle tante campagne di sensibilizzazione sulle truffe agli anziani, ha intuito che qualcosa non andava. Con un gesto istintivo ha stretto al petto il panno in cui aveva raccolto gioielli e denaro, negandone la consegna al finto militare. Di fronte alla resistenza inattesa, il giovane è fuggito. Nella fuga, però, la vittima, in preda al panico, ha urtato violentemente la porta d’ingresso, riportando contusioni al ginocchio e al braccio. Trasportata in ospedale, ha ricevuto una prognosi di otto giorni per contusioni multiple, ipertensione e stato ansioso non specificato.
Nel frattempo, i Carabinieri – allertati telefonicamente dal figlio della donna, testimone della fuga del truffatore – si sono immediatamente mobilitati. La descrizione fornita era precisa: giovane con capelli neri e barba folta, alto circa un metro e settanta, indossava una t-shirt grigia, pantaloni tipo pinocchietto e zaino nero. La ricerca si è concentrata nella zona del porto, dove, poco dopo, i militari hanno rintracciato il sospettato tra i passeggeri in attesa di imbarcarsi su un aliscafo per Napoli. Fermato e perquisito, il giovane è stato trovato in possesso di uno smartphone dal contenuto decisivo. Nella galleria immagini erano salvati due screenshot: uno di un articolo di cronaca su un arresto per truffa a danno di un’anziana avvenuto pochi giorni prima sempre sull’isola d’Ischia, l’altro una schermata della mappa di Forio, con evidenziata l’area attorno alla residenza della vittima.
Elementi che hanno confermato, secondo gli inquirenti, la pianificazione accurata dell’azione criminale e la probabile appartenenza del 23enne a una rete ben più vasta. I Carabinieri non escludono che sull’isola sia attiva un’organizzazione criminale dedita proprio a questo tipo di truffe, con giovani incaricati di agire seguendo copioni rodati e precisi, sfruttando la vulnerabilità psicologica e la solitudine degli anziani, oltre al rispetto istintivo verso le divise.
L’arresto di lunedì è il secondo nel giro di tre giorni per truffe ai danni di anziani sull’isola verde. Un segnale che preoccupa residenti e forze dell’ordine, che temono un’escalation e il moltiplicarsi di episodi simili in un territorio che, in estate, vede aumentare la presenza di potenziali vittime, tra residenti e turisti in là con gli anni. La vittima, assistita dai sanitari e dai familiari, ha ribadito di aver intuito l’inganno grazie alla continua opera di sensibilizzazione condotta proprio dalle forze dell’ordine.
La vicenda riporta all’attenzione il dramma diffuso delle truffe agli anziani, un crimine subdolo che non si limita al danno economico ma mina la fiducia, il senso di sicurezza e spesso anche la salute delle vittime. A soli 23 anni, l’arrestato vanta già dieci precedenti specifici per truffa, un curriculum che lascia riflettere sulla recidiva e sul coinvolgimento di giovani, spesso provenienti da quartieri difficili come Secondigliano, in circuiti criminali sempre più professionali e spregiudicati.
Il caso di Forio, per fortuna, si è concluso con un arresto e con la salvezza della vittima. Ma il problema resta grave, e le autorità invitano a non abbassare la guardia, a diffidare sempre di richieste sospette, a non fidarsi di chi bussa alla porta in divisa senza preavviso e soprattutto a segnalare immediatamente qualsiasi comportamento anomalo. L’episodio dimostra come l’informazione e la prontezza possano fare la differenza. Ma dimostra anche quanto ancora si debba fare, affinché la criminalità che colpisce i più deboli venga fermata prima che sia troppo tardi.
Posta un commento
0Commenti