A Secondigliano, sta montando la protesta dei residenti di Viale delle Galassie. Da settimane – secondo quanto emerge da centinaia di commenti sui social e dal nostro gruppo – la quiete notturna sarebbe disturbata costantemente da gruppi di giovani che si radunano nelle vicinanze di un’attività commerciale automatica aperta 24 ore su 24, segnalata da molti come il fulcro di una situazione divenuta ormai ingestibile. La segnalazione è partita da alcuni abitanti della zona, esasperati da quello che definiscono “un copione che si ripete ogni notte”: urla, schiamazzi, corse con motorini dal rumore assordante che percorrono l’intero tratto stradale fino a via Cassano e Corso Italia.
Le registrazioni audio postate in allegato a diversi messaggi pubblici testimonierebbero la gravità della situazione: urla nel cuore della notte, motori modificati che scoppiettano, suoni metallici e conversazioni ad alta voce fino alle prime luci dell’alba. Residenti di ogni età raccontano di non riuscire più a dormire, anche a causa della mancanza di interventi da parte delle forze dell’ordine, spesso sollecitate ma quasi mai presenti, almeno secondo quanto riferito da più utenti. Nel mirino, non soltanto i ragazzi, ma anche l’amministrazione comunale e la polizia municipale, accusati di assenza e immobilismo.
“Chiediamo solo di poter dormire”, scrivono alcuni, mentre altri invocano provvedimenti più duri, fino alla chiusura del punto vendita. Il locale, a quanto pare, è costituito unicamente da distributori automatici di bevande e snack. Per alcuni non rappresenta nemmeno un vero esercizio commerciale, ma piuttosto un pretesto per creare un punto di aggregazione privo di regole. C’è chi segnala la presenza di minimoto che sfrecciano anche sui marciapiedi, auto che fanno testacoda e giovani che si arrampicano sulle selle delle moto, suscitando il timore che possa accadere qualcosa di grave.
Non mancano le voci contrarie alla chiusura. C'è chi in più commenti ha difeso il diritto dei giovani a riunirsi, soprattutto in estate e in un quartiere – come sottolinea – povero di occasioni di socialità. “Parliamo di ragazzi che non possono andare in vacanza, che non stanno facendo nulla di male se non ridere e parlare. Non possiamo soffocare ogni tentativo di aggregazione giovanile”, scrive. E invita i residenti al dialogo piuttosto che alla denuncia. La risposta è stata netta: “Provi lei ad andare a parlare con loro”, replicano in molti, lamentando di essere stati minacciati e insultati in più occasioni.
Il confronto si è fatto rapidamente acceso. Alcuni utenti hanno anche avanzato il sospetto che dietro le difese a oltranza dell’attività h24 vi siano interessi personali. C’è chi insinua che chi difende a spada tratta il punto vendita possa esserne socio o comunque legato economicamente all’esercizio. Ipotesi non confermate, ma che alimentano la sfiducia diffusa in un contesto dove i cittadini si sentono lasciati soli. Altri lamentano il fatto che i consiglieri comunali e municipali si siano fatti vedere soltanto in occasione dell’inaugurazione del parco della zona, e mai più. Si chiede un presidio più costante della polizia, soprattutto nelle ore notturne, e controlli sui motorini che sfrecciano per le strade in barba a ogni regola.
La discussione ha assunto anche toni più radicali, con riferimenti alla necessità di una nuova “educazione civica”, e persino con proposte provocatorie come l’idea di un “esame per diventare genitori”. La tensione tra le due fazioni cresce: da una parte chi invoca una città viva, che non spenga le attività e non criminalizzi i giovani, dall’altra chi chiede solo di poter dormire qualche ora la notte, magari per alzarsi presto e andare a lavorare. Nel mezzo, l’amministrazione locale, che al momento – stando alle testimonianze – non avrebbe fornito alcuna risposta concreta.
C’è poi chi denuncia l’apertura imminente di una sala giochi adiacente all’h24, ulteriore motivo di preoccupazione per chi teme un peggioramento della situazione. La percezione diffusa è che in quell’angolo di Secondigliano stia venendo meno ogni forma di regolamentazione. Il timore è che l’assenza di regole e controlli stia alimentando un circolo vizioso fatto di rumore, degrado e insicurezza.
Mentre la polemica prosegue, si moltiplicano le domande: a chi rivolgersi per presentare una segnalazione ufficiale? Può la pubblica amministrazione ignorare ancora a lungo questa situazione? Qual è il confine tra diritto alla socialità e rispetto della quiete pubblica? E ancora, Secondigliano è davvero pronta ad accogliere servizi h24, oppure – come sostiene qualcuno – questo tipo di “progresso” rischia di generare effetti contrari a quelli desiderati?
Intanto, la gente aspetta. E soprattutto non dorme.
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