Paura e preoccupazione a Napoli e in provincia per una violenta scossa di terremoto che è stata registrata oggi alle 12:47 con magnitudo 4.6. L’epicentro è stato localizzato nella zona di Bacoli, nei Campi Flegrei, a una profondità di 4.9 chilometri. Il sisma è stato nettamente avvertito in tutta la città di Napoli e nei comuni limitrofi, con tremori prolungati che hanno spinto molte persone a uscire di casa, dagli uffici e dalle scuole. In tantissime zone si sono registrati momenti di panico, con cittadini che hanno lasciato in fretta i luoghi chiusi riversandosi in strada per timore di nuove scosse. La scossa di terremoto è stata avvertita anche a Napoli alle 12.47 di questa mattina, con epicentro ai Campi Flegrei. La magnitudo segnalata al momento sul sito dell’Ingv è di 4.6 e le coordinate geografiche precise dell’evento sono latitudine 40.8075 e longitudine 14.0843, con profondità di 5 chilometri. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Operativa INGV-OV di Napoli, che monitora costantemente l’area vulcanica dei Campi Flegrei, soggetta al fenomeno del bradisismo, il sollevamento e abbassamento ciclico del suolo legato all’attività della caldera vulcanica.
Secondo i primi rilievi l’evento sismico odierno rientrerebbe nella sequenza di terremoti legata al bradisismo flegreo. Si tratta di un fenomeno che, nelle ultime settimane, sta facendo registrare un’intensificazione dei movimenti del suolo, con lievi scosse quotidiane accompagnate da sciami sismici che si susseguono a breve distanza l’uno dall’altro. La scossa di oggi, tuttavia, per intensità e durata ha destato particolare apprensione tra i residenti. L’oscillazione registrata dal sismografo dell’Osservatorio Vesuviano, posizionato nella Solfatara, mostra una scossa piuttosto lunga, avvertita con forza soprattutto nei comuni della zona flegrea. Tantissime le segnalazioni sui social e sui gruppi di quartiere, in particolare dall’area Occidentale di Napoli con quartieri come Fuorigrotta, Bagnoli, Pianura e parte alta del Vomero, dove i tremori hanno scosso mobili, lampadari e finestre facendo rivivere a molti cittadini la paura delle scosse dei mesi scorsi. Anche i comuni più vicini all’epicentro, come Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte di Procida, hanno percepito il terremoto in maniera molto netta, con boati e vibrazioni che hanno preoccupato la popolazione. In diversi uffici e scuole dell’area occidentale di Napoli e dell’hinterland i presenti sono stati fatti evacuare in via precauzionale, sebbene al momento non risultino danni a edifici né persone ferite.
Secondo le prime informazioni si tratta di un nuovo evento legato all’attività vulcanica e al bradisismo, che negli ultimi anni ha visto un progressivo sollevamento del suolo nella caldera flegrea. Questo fenomeno ciclico, che ha interessato la zona in più fasi storiche, viene monitorato costantemente dalla rete dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dalla Protezione Civile. Anche oggi, subito dopo la scossa, i tecnici si sono messi al lavoro per verificare eventuali anomalie o variazioni significative nei parametri dell’attività vulcanica. Nonostante la paura, infatti, al momento non si registrano danni strutturali né criticità, ma la tensione resta alta tra i cittadini che vivono da mesi con la preoccupazione legata ai frequenti terremoti e al rischio di una possibile eruzione.
Molti residenti hanno condiviso video e immagini che mostrano lampadari oscillare e suppellettili cadere a terra. La scossa è stata percepita anche nei piani bassi, elemento che ha contribuito ad aumentare la sensazione di pericolo. In diverse aree le persone sono rimaste per ore all’esterno degli edifici temendo repliche. I Comuni di Pozzuoli e Bacoli hanno avviato subito le verifiche sugli edifici scolastici e pubblici, mentre il sindaco di Pozzuoli ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a seguire solo le comunicazioni ufficiali, senza cedere alle notizie incontrollate che circolano sui social. Anche la Protezione Civile ha ricordato le regole di comportamento da adottare in caso di nuove scosse: mantenersi lontani da cornicioni e facciate pericolanti, evitare ascensori e rientrare in casa solo dopo le verifiche di sicurezza.
Nelle prossime ore saranno resi noti i dati aggiornati dell’INGV per confermare la magnitudo, la localizzazione e la profondità definitiva dell’evento. L’attenzione resta alta anche nei comuni limitrofi come Marano, Giugliano, Calvizzano e Mugnano dove il sisma è stato avvertito con intensità. La popolazione continua a vivere con preoccupazione questi eventi che si susseguono senza sosta da mesi. Anche il traffico in alcune strade di Napoli ha subito rallentamenti per la presenza di persone scese in strada in preda al panico. Al momento non si registrano feriti né danni significativi, ma resta la paura tra i cittadini per la possibilità di nuovi eventi sismici legati al bradisismo dei Campi Flegrei, fenomeno che da sempre caratterizza la storia geologica e umana di questo territorio fragile e complesso.
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