Diversi incendi si sono registrati anche oggi in provincia di Napoli, con fiamme che hanno colpito in particolare le sterpaglie secche, alimentate da un vento costante che ha complicato le operazioni di spegnimento. I roghi hanno interessato numerose località tra cui Quarto, Pozzuoli nella frazione di Monteruscello, Caivano, Qualiano e varie aree di Napoli tra cui Secondigliano, via Gianturco e Sant'Angelo. Tutte le squadre dei vigili del fuoco risultano operative per fronteggiare l’emergenza. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, sta seguendo personalmente il lavoro delle squadre impegnate, coordinando gli interventi e verificando l’evoluzione della situazione. In alcuni casi, come a Caivano, è stato necessario l’arrivo di ulteriori squadre da Torre del Greco per rafforzare il dispositivo di soccorso e contenere i focolai che rischiavano di avvicinarsi a zone abitate o aree boschive.
I roghi hanno colpito principalmente sterpaglie e vegetazione secca, situazione che evidenzia ancora una volta il problema della manutenzione e della gestione del territorio, resa più critica dalle temperature elevate e dal vento che favorisce la rapida propagazione delle fiamme. Tra i casi più significativi si segnalano Quarto e Pozzuoli, con focolai divampati nelle campagne e nelle aree periurbane di Monteruscello, dove le fiamme hanno trovato combustibile nelle sterpaglie incolte. A Caivano la situazione è parsa critica al punto che si è reso necessario l’invio di una squadra aggiuntiva dei vigili del fuoco dal distaccamento di Torre del Greco per garantire un contenimento più rapido dell’incendio. La priorità resta quella di evitare il coinvolgimento di abitazioni o aree industriali circostanti.
A Napoli sono diverse le aree lambite dai roghi. A Secondigliano le fiamme si sono propagate velocemente in zone limitrofe alle abitazioni, mentre in via Gianturco un vasto incendio si è sviluppato nel pomeriggio di domenica 29 giugno. Le fiamme si sono accese inizialmente in un’area verde e, spinte dal vento, si sono poi estese fino all’ex mercato ortofrutticolo. L’aria è divenuta rapidamente irrespirabile, con il fumo visibile da vari punti della città e la chiusura totale al traffico di via Gianturco. Le forze dell’ordine hanno avviato indagini per chiarire le cause dell’incendio, al momento ancora in corso.
Nella giornata odierna si è registrato anche un incendio nella discarica di Calabricito, ad Acerra. Si tratta di uno dei primi siti previsti per la bonifica da parte del commissario straordinario. L’area era prossima all’avvio dei lavori di risanamento, ma le fiamme hanno investito i cumuli di rifiuti sprigionando fumo denso e nubi tossiche visibili in gran parte della provincia di Napoli. Le operazioni di spegnimento si sono concluse grazie al lavoro dei vigili del fuoco, ma l’aria resta pesante e carica di sostanze potenzialmente nocive. Europa Verde, attraverso il deputato Francesco Emilio Borrelli e il co-portavoce regionale Rosario Visone, ha denunciato un disastro ambientale annunciato, sottolineando la necessità di indagini da parte della magistratura per chiarire eventuali responsabilità e l’assenza di controlli adeguati sul sito nonostante fosse stato già inserito tra le priorità di bonifica.
Un vasto incendio si è sviluppato anche a Caivano, nei pressi della frazione di Pascarola, creando una nube nera alta oltre trenta metri visibile a chilometri di distanza. L’incendio si è sviluppato rapidamente nelle adiacenze di un distributore di benzina e di un grosso capannone industriale dove erano presenti numerosi veicoli. Le fiamme, alimentate dal vento, hanno coinvolto anche la ditta e l’area circostante, causando danni alle coltivazioni e rendendo l’aria irrespirabile in tutta la zona. Sul posto hanno operato diverse squadre dei vigili del fuoco, impegnate per ore nel contenimento del rogo.
In un altro episodio, tragedia sfiorata al rione Traiano, dove un incendio è divampato nella Sir “27 gennaio”, struttura residenziale intermedia della Asl Napoli 1 Centro che ospita diciannove pazienti psichiatrici. Le fiamme, partite dalla sterpaglia circostante per probabile autocombustione, si sono rapidamente avvicinate alla struttura. I ricoverati, tutti disabili psichici, sono stati messi in salvo grazie all’intervento dei residenti della zona e successivamente dei vigili del fuoco, che hanno domato l’incendio. Consiglia Fontana, ex coordinatrice della Medicina d’urgenza del vicino ospedale San Paolo, ha denunciato lo stato di abbandono delle strutture sanitarie psichiatriche e la presenza di un solo infermiere a tutela di tutti gli ospiti, definendo la situazione indegna di un paese civile e chiedendo attenzione per una delle fasce più deboli della popolazione.
La giornata di incendi nel napoletano conferma la necessità di interventi strutturali per la prevenzione, dalla manutenzione ordinaria del verde e delle sterpaglie fino a un sistema di sorveglianza più capillare sui siti di bonifica, passando per una maggiore educazione e sensibilizzazione della cittadinanza sui rischi connessi a comportamenti imprudenti. L’attività delle squadre dei vigili del fuoco prosegue senza sosta per riportare sotto controllo le varie situazioni di emergenza e limitare i danni, mentre il prefetto di Napoli continua a monitorare l’evoluzione dei roghi per coordinare eventuali nuovi interventi o evacuazioni in caso di peggioramento delle condizioni.
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