Secondigliano si trova nuovamente a fare i conti con una problematica che negli ultimi mesi si sta riproponendo in varie aree del territorio cittadino: un'infestazione di blatte che sta mettendo in ginocchio la quotidianità di interi nuclei familiari. A lanciare l'allarme, questa volta, sono alcuni residenti di via Monte Faito, nel cuore del rione Berlingieri, che attraverso l'attivista territoriale Vincenzo Cosentino hanno segnalato una situazione sempre più insostenibile. Le segnalazioni parlano di blatte che si muovono indisturbate tra i marciapiedi, negli androni dei palazzi e perfino all’interno delle abitazioni, con un aumento significativo dei casi nelle ore serali e notturne. Le immagini raccolte dai cittadini e le testimonianze dirette descrivono un contesto in cui la presenza degli insetti non è più un fatto occasionale o stagionale, ma appare ormai come una vera e propria emergenza.
L'infestazione, secondo quanto raccontano gli abitanti della zona, si sarebbe aggravata nei giorni successivi alle prime piogge estive, complici anche le temperature elevate e le condizioni generali di degrado di alcune aree del quartiere, dove i tombini intasati, la mancata pulizia delle caditoie e la scarsa manutenzione dei pozzetti fognari hanno contribuito a creare un habitat ideale per la proliferazione delle blatte. A rendere ancora più complessa la situazione vi è la percezione, condivisa da molti residenti, di un’assenza prolungata di interventi strutturali da parte degli enti preposti, nonostante le numerose richieste protocollate nel corso degli ultimi anni e le ripetute sollecitazioni da parte del comitato di quartiere.
Il rischio, sottolineano i cittadini, non è solo legato al disagio di convivere con insetti invasivi e sgradevoli, ma si estende anche a una concreta minaccia per la salute pubblica. Le blatte, infatti, sono vettori riconosciuti di germi e batteri potenzialmente dannosi per l’uomo, in grado di contaminare superfici, alimenti e ambienti domestici. Tra i principali problemi sanitari associati alla loro presenza si annoverano allergie, asma, infezioni intestinali e altre patologie che colpiscono soprattutto bambini e anziani, le fasce più fragili della popolazione. È proprio questa preoccupazione a muovere la richiesta di un intervento urgente e coordinato da parte dell’ASL, dell’ufficio ambiente del Comune di Napoli e della Municipalità competente.
Il problema delle blatte nel Rione Berlingieri, tuttavia, si inserisce in un contesto più ampio, che coinvolge anche altri quartieri limitrofi come Miano, Scampia e San Pietro a Patierno, dove fenomeni simili sono stati documentati in passato. A Secondigliano, in particolare, il tema della manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio resta uno dei nodi irrisolti della gestione amministrativa. A fronte di situazioni come quella di Via Monte Faito, che mettono in luce criticità strutturali non più rinviabili, i cittadini chiedono maggiore attenzione da parte delle istituzioni, trasparenza nei programmi di intervento e un piano organico di disinfestazione che non si limiti a misure tampone ma che affronti il problema alla radice.
Vincenzo Cosentino, già noto per il suo impegno nel denunciare le problematiche del territorio, ha raccolto le istanze dei residenti documentando con foto e video l’estensione del fenomeno. «La gente è esasperata – spiega – e non si tratta solo di un fastidio legato alla stagione estiva. Qui si vive ogni giorno con la paura di ritrovarsi blatte nei letti, nei cassetti, nei vestiti. È una condizione inaccettabile per un quartiere che merita decoro e dignità. Abbiamo inviato una nuova segnalazione alle autorità e ci aspettiamo risposte concrete in tempi rapidi». Le sue parole trovano eco nei commenti di molti abitanti, alcuni dei quali si dicono pronti ad avviare azioni collettive se la situazione dovesse rimanere invariata.
In attesa di un riscontro istituzionale, i residenti cercano di arginare l’emergenza con soluzioni fai-da-te: trappole, insetticidi, sigillature dei varchi nei muri e nelle tubature. Misure che però, ammettono gli stessi cittadini, risultano inefficaci se non accompagnate da una bonifica generale e da interventi tecnici mirati. Il clima generale è di sfiducia, ma anche di determinazione. La comunità locale non intende più tollerare l’abbandono e chiede, con voce sempre più unita, interventi risolutivi. L’esperienza degli ultimi anni, purtroppo, insegna che a fronte di segnalazioni puntuali spesso seguono lunghi silenzi e rare risposte concrete. Il timore di molti è che anche questa volta le promesse si disperdano nel caldo estivo senza lasciare traccia.
L’emergenza blatte in Via Monte Faito non è solo un campanello d’allarme su un problema sanitario, ma anche il simbolo di un disagio urbano più profondo. Un quartiere lasciato solo, dove i cittadini devono farsi portavoce di necessità primarie che dovrebbero rientrare nella normale gestione del bene pubblico. Un territorio che chiede rispetto e ascolto, e che continua a farlo attraverso gli strumenti della partecipazione civica e del racconto diretto, anche quando la politica sembra girare altrove lo sguardo.
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