Un nuovo episodio di microcriminalità ha turbato la routine serale di via Fosso del Lupo, nel cuore di Secondigliano, dove una coppia di anziani è stata minacciata da un malvivente sorpreso all’interno della loro automobile. I fatti si sono svolti nella serata di domenica, intorno alle ore 22, nei pressi della scuola media statale Giovan Battista Parini.
I due coniugi, di rientro da una visita a parenti poco distanti, avevano appena parcheggiato e si accingevano a recuperare alcuni effetti personali lasciati in auto, quando si sono trovati faccia a faccia con uno sconosciuto intento a rovistare nell’abitacolo. Alla vista dei legittimi proprietari, l’uomo non ha esitato a minacciarli verbalmente, pronunciando frasi come "vuoi vedere ti sparo", generando un immediato stato di panico e timore per la propria incolumità nei due anziani, che sono rimasti pietrificati di fronte alla violenza verbale ricevuta. Il malvivente si è poi dileguato frettolosamente, facendo perdere le proprie tracce tra i vicoli della zona, portando con sé un misero bottino: pochi spiccioli, un giubbino, una busta contenente un costume da bagno e un paio di ciabatte. Nulla che giustifichi la brutalità della minaccia, ma abbastanza da lasciare un segno profondo nei due anziani, che ora temono per la sicurezza propria e dei residenti del quartiere.
L’episodio, pur non essendosi concluso con danni fisici alle vittime, ha avuto un forte impatto emotivo e ha riportato l’attenzione sul problema della sicurezza serale in alcune zone meno illuminate e più isolate del quartiere, in particolare durante il fine settimana, quando la presenza di forze dell’ordine sul territorio appare più diradata. Non è la prima volta che via Fosso del Lupo viene segnalata come area critica per episodi di scasso, tentativi di furto o danneggiamenti ai veicoli. La vicinanza della scuola Parini, solitamente punto di aggregazione giovanile e familiare, non è bastata a scoraggiare l’azione di un soggetto evidentemente poco preoccupato della possibilità di essere scoperto.
È la stessa vittima a raccontare quanto accaduto, scegliendo di rendere pubblica la vicenda attraverso la pagina di Periferiamonews per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare un intervento più deciso da parte delle istituzioni. “Siamo vivi per miracolo”, avrebbe dichiarato, spiegando che la violenza delle minacce ricevute è stata tale da lasciare il timore che potesse davvero esserci un’arma nelle mani dell’aggressore. La denuncia dell’episodio vuole essere anche un monito per gli altri cittadini: prestare attenzione, evitare di affrontare direttamente soggetti sospetti, e segnalare ogni movimento anomalo alle forze dell’ordine, che restano il primo presidio di tutela e protezione della comunità.
La paura vissuta da due persone anziane, colpite nella loro quotidianità e nel semplice gesto del rientro a casa, è l’ennesimo segnale di una vulnerabilità crescente che interessa non solo Secondigliano, ma anche le aree limitrofe come Miano, Scampia, San Pietro a Patierno e Casavatore, dove episodi simili vengono segnalati sempre più frequentemente e spesso restano impuniti. Il clima di insicurezza che si respira in alcune strade, soprattutto dopo il tramonto, rischia di scoraggiare la vita sociale e peggiorare ulteriormente la percezione del quartiere, già segnato da anni di marginalità.
Eppure, nonostante le difficoltà, le segnalazioni dei residenti, le denunce pubbliche e la mobilitazione di alcune realtà civiche del territorio continuano a rappresentare una risposta concreta e necessaria. Ogni testimonianza come quella dei due coniugi aggrediti serve a mantenere viva l’attenzione sul tema e a richiedere una maggiore presenza dello Stato, soprattutto nei momenti e nei luoghi dove i cittadini si sentono più esposti.
L’auspicio, ora, è che l’episodio non venga archiviato come un semplice fatto di cronaca, ma possa costituire un’occasione per ripensare la sicurezza urbana non solo come risposta repressiva ai reati, ma anche come prevenzione, illuminazione pubblica efficiente, videosorveglianza funzionante, pattugliamenti regolari e, soprattutto, ascolto delle segnalazioni provenienti da chi il territorio lo vive ogni giorno, con dignità e senso civico. Perché il diritto a vivere in pace e senza paura dovrebbe essere garantito a tutti, anche – e soprattutto – a chi ha già dato tanto alla comunità nel corso della propria vita e non merita di essere lasciato solo davanti alla violenza di pochi.