Napoli è stata scossa nella notte da un forte terremoto di magnitudo 4.4 con epicentro tra Pozzuoli e Bagnoli, registrato alle ore 1:25. L'evento tellurico ha avuto una profondità di circa 2,5 km, risultando particolarmente superficiale e quindi fortemente avvertito in tutta l’area flegrea e nella città di Napoli. Molti cittadini, svegliati di soprassalto, si sono riversati in strada, temendo ulteriori scosse e possibili crolli. La paura è stata amplificata dallo sciame sismico che ha seguito la scossa principale, con almeno venti eventi registrati nelle ore successive. La situazione è stata monitorata dalle autorità locali e dalle forze dell'ordine, che hanno immediatamente attivato le operazioni di soccorso e messo in sicurezza le zone più colpite.
Il bilancio provvisorio della notte conta quattro feriti e undici persone ricoverate in ospedale. Tra i feriti, un bambino di cinque anni è stato trasportato d'urgenza all’ospedale Santobono per ferite causate da schegge di vetro. Una donna, colpita a un occhio da frammenti di vetro, ha richiesto cure mediche. Altri feriti hanno riportato traumi di lieve entità e sono stati soccorsi nelle varie strutture ospedaliere della città. Il pronto soccorso del Pellegrini ha ricevuto cinque accessi spontanei, di cui tre per attacchi di panico e sintomi di oppressione toracica, tutti dimessi dopo le cure. Altri cinque pazienti si sono presentati al pronto soccorso del San Paolo con sintomi simili, e uno di loro ha riportato un trauma al gomito, attualmente in fase di accertamenti medici.
Nonostante la violenza del sisma, i danni alle strutture sembrano essere limitati. Tuttavia, alcuni crolli e cedimenti hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e della Polizia Locale di Napoli. In via Di Niso, un lampione è crollato sulla strada, mentre in via Eurialo è venuto giù il muro di cinta di un campanile. Sono stati segnalati ulteriori danni agli edifici in varie zone della città. La Polizia Locale, coordinata dal comandante Ciro Esposito, ha effettuato quattro interventi principali e ha presidiato le aree di accoglienza allestite a Bagnoli e Agnano. Gli agenti hanno monitorato costantemente le vie di fuga per garantire la sicurezza della popolazione e prevenire problemi alla viabilità.
Sul fronte delle operazioni di soccorso, i vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta, effettuando oltre cento interventi. È stata attivata la colonna mobile regionale per far fronte all’emergenza. Sei squadre operative di Napoli sono rimaste in servizio senza interruzione, mentre ulteriori rinforzi sono arrivati dalle province di Benevento, Salerno, Caserta e Avellino, portando il totale delle squadre operative a dieci in più rispetto a quelle già attive in città. La macchina dei soccorsi si è messa immediatamente in moto per valutare la stabilità degli edifici e garantire la sicurezza degli abitanti.
La Prefettura di Napoli ha convocato una riunione urgente del Centro Coordinamento Soccorsi alle ore 9 del mattino presso il palazzo di Governo per fare il punto della situazione e organizzare eventuali ulteriori misure di emergenza. Il Prefetto Michele di Bari ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine, la protezione civile e i vigili del fuoco per gestire al meglio la situazione e garantire un rapido ritorno alla normalità.
Le scuole resteranno chiuse a Pozzuoli e nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta per consentire verifiche di stabilità sugli edifici scolastici e assicurarsi che non vi siano danni strutturali che possano mettere a rischio studenti e personale scolastico. Anche altre strutture pubbliche saranno oggetto di controlli approfonditi per escludere eventuali pericoli.
L'evento sismico ha riacceso l'attenzione sul rischio bradisismico che interessa l'area dei Campi Flegrei, un fenomeno geologico caratterizzato da sollevamenti e abbassamenti del suolo causati dall'attività vulcanica sotterranea. Negli ultimi mesi, l’area flegrea ha registrato un'intensificazione dello sciame sismico, con diverse scosse avvertite dalla popolazione. Gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) stanno monitorando attentamente la situazione e analizzando i dati per comprendere l’evoluzione del fenomeno. Sebbene al momento non vi siano segnali di eruzioni imminenti, la popolazione resta in stato di allerta e le autorità continuano a sensibilizzare i cittadini sulle buone pratiche da adottare in caso di nuove scosse.
Il terremoto della scorsa notte ha riportato alla memoria eventi sismici passati che hanno colpito l’area flegrea, tra cui il terremoto del 1984 che costrinse all’evacuazione migliaia di residenti. A differenza di allora, le tecnologie di monitoraggio attuali permettono una sorveglianza più accurata del fenomeno e una risposta più rapida in caso di emergenza. Tuttavia, il timore di un’intensificazione del fenomeno resta vivo tra i cittadini, molti dei quali hanno scelto di dormire in auto o in spazi aperti per paura di nuove scosse.
L’amministrazione comunale ha attivato un numero verde per fornire assistenza e informazioni ai cittadini, mentre i servizi di protezione civile sono impegnati nel supporto alla popolazione. Psicologi e operatori del servizio sanitario sono stati messi a disposizione per offrire supporto a chi ha vissuto momenti di forte ansia e paura a causa del sisma.
Al momento, la situazione è sotto controllo, ma la prudenza resta alta. Lo sciame sismico potrebbe continuare nelle prossime ore o nei prossimi giorni, motivo per cui le autorità invitano la popolazione a mantenere la calma, seguire le indicazioni ufficiali e non diffondere notizie non verificate che potrebbero generare panico. L’attenzione resta massima su possibili evoluzioni del fenomeno, con aggiornamenti costanti da parte delle istituzioni competenti.