Dopo alcuni giorni di apparente tregua, nella notte scorsa l'area dei Campi Flegrei è stata nuovamente interessata da uno sciame sismico che ha riportato la popolazione a confrontarsi con il fenomeno del bradisismo, che da anni sta caratterizzando l'area vulcanica flegrea.
La scossa più forte è stata registrata alle 00:38 con una magnitudo di 3.2 a una profondità di meno di un chilometro, rendendola avvertibile in modo netto dalla popolazione. L'epicentro è stato localizzato dall'INGV nella zona di Valle della Solfatara, in via Suolo San Gennaro, una strada che si trova a poca distanza dal Santuario di San Gennaro. Anche i residenti di diversi quartieri dell'area occidentale di Napoli hanno sentito il terremoto, che ha suscitato preoccupazione tra i cittadini.
Prima di questa scossa principale, un altro evento sismico si era verificato nella serata alle 21:46 con magnitudo 2.1 ed epicentro in mare a una profondità di tre chilometri. Inoltre, nella mattinata di ieri, una scossa di magnitudo 1.8, preceduta da un forte boato, era stata registrata in prossimità del Lago Lucrino, un'area già nota per fenomeni di degassamento e sollevamento del suolo.
Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha comunicato sui social che l’Osservatorio Vesuviano ha segnalato il terremoto delle 00:38 come un evento localizzato nei pressi di via Suolo San Gennaro alla profondità di 0,81 km e che potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti della zona prossima all’epicentro. Dopo la scossa di magnitudo 3.2, all’1:44 si è verificato un ulteriore evento sismico di magnitudo 1.9, sempre nella stessa area e a una profondità di circa 200 metri, confermando una sequenza sismica tipica dei fenomeni bradisismici.
Secondo quanto comunicato dalla sala operativa dell’Osservatorio Vesuviano dell'INGV, i dati degli ultimi 15 giorni mostrano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità mensile di circa 15 millimetri al mese. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questi valori sono ancora molto preliminari e dovranno essere confermati da ulteriori analisi nelle prossime settimane.
Non sono state registrate variazioni significative nei parametri geochimici monitorati nell’ultima settimana, ma i trend di aumento dei flussi di gas e di riscaldamento del sistema idrotermale restano invariati. In particolare, il sensore di temperatura installato presso la fumarola di Pisciarelli ha registrato un valore medio di circa 96°C nell’ultima settimana, segno che l’attività idrotermale nell’area resta sostenuta.
Per quanto riguarda il sollevamento del suolo, alla stazione del Rione Terra è stato registrato un innalzamento complessivo di circa 22 centimetri a partire da gennaio 2024, confermando la tendenza in atto da diversi mesi. Il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei è un processo che coinvolge il sollevamento e l’abbassamento periodico del suolo a causa delle dinamiche sotterranee legate all’attività vulcanica dell’area.
Negli ultimi anni si è osservata una ripresa del fenomeno, con un incremento dei terremoti di bassa magnitudo, spesso accompagnati da boati percepiti dalla popolazione. L’attenzione resta alta, sia da parte degli esperti che della Protezione Civile, che monitora costantemente la situazione per valutare eventuali evoluzioni che potrebbero richiedere misure di prevenzione o interventi a tutela della popolazione residente.
Le autorità invitano i cittadini a informarsi esclusivamente attraverso fonti ufficiali, evitando allarmismi e diffusione di notizie non verificate, e a seguire le indicazioni per la sicurezza in caso di terremoti, come quelle fornite dal Dipartimento della Protezione Civile e dall’INGV.
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