Nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio, la comunità di Arpino, frazione di Casoria, si riunirà per un evento carico di emozione e significato: l’inaugurazione di un murale dedicato a Santo Romano, il giovane di soli 19 anni tragicamente ucciso mentre cercava di fare da paciere in una discussione avvenuta a San Sebastiano al Vesuvio, nella notte tra il 1 e il 2 novembre scorso. L’opera sarà realizzata in via Pasquale De Feo, una strada che si snoda tra i ricordi e la quotidianità della famiglia Romano, a pochi passi da dove Santo viveva. Questo murale non rappresenta solo un tributo personale, ma diventa un potente simbolo collettivo, una testimonianza visiva della fragilità della vita e del valore della pace in una società segnata da episodi di violenza giovanile.
A ideare il progetto è stato Tony Romano, il fratello ventiduenne di Santo, che ha voluto fortemente un’opera capace di raccontare la storia del fratello in modo indelebile, visibile a tutti coloro che attraversano quella strada, amici, familiari e sconosciuti. L’artista Alex Shot ha trasformato questa visione in realtà, dando vita a un murale che cattura lo sguardo e il cuore, con colori e forme che raccontano più di mille parole. Ogni pennellata rappresenta un pezzo della vita di Santo, un ricordo impresso non solo nel muro, ma nella memoria di chi lo ha conosciuto e amato.
La cerimonia di inaugurazione vedrà la partecipazione di numerosi parenti, amici e membri della comunità locale, tutti uniti dal desiderio di rendere omaggio a Santo. In prima fila ci sarà la madre, Filomena De Mare, una donna che ha trasformato il dolore per la perdita del figlio in una missione di sensibilizzazione contro la violenza tra i giovani. La sua presenza è un segno di resilienza e di speranza, testimoniando come il lutto possa diventare un punto di partenza per un cambiamento sociale concreto. Filomena, infatti, non si è mai fermata: dalle scuole alle piazze dell’area nord di Napoli, porta avanti incontri e iniziative per educare i giovani al rispetto, al dialogo e alla non violenza.
Tra le iniziative legate al ricordo di Santo, spicca la distribuzione di adesivi a forma di cuoricino, simbolo di amore e memoria, che sarà possibile ritirare gratuitamente presso diversi esercizi commerciali della zona, indicati sulle pagine social “Santo Vive”. Questi piccoli segni tangibili rappresentano un modo semplice ma significativo per tenere vivo il ricordo di Santo nella quotidianità delle persone, trasformando ogni cuoricino in un messaggio contro la violenza e a favore della solidarietà.
Il murale dedicato a Santo Romano non è un semplice omaggio artistico: è un grido silenzioso contro l’indifferenza, un invito a riflettere sul valore della vita e sull’importanza di agire per prevenire la violenza. La scelta di collocarlo proprio vicino ai luoghi dell’infanzia di Santo, come ha spiegato Tony, ha un significato profondo: “Tutte le sere passando di lì, oppure dopo cena con gli amici, per me sarà come poter trascorrere ancora un po' di tempo in compagnia di mio fratello”. Queste parole raccontano il bisogno di mantenere un legame vivo con chi non c’è più, un legame che si rinnova ogni giorno attraverso la memoria e la condivisione.
Non si tratta di un evento isolato, ma di un tassello in un mosaico più ampio di iniziative volte a contrastare la cultura della violenza. Il ricordo di Santo ha già trovato spazio in altri luoghi simbolici, come la targa dedicata presso il liceo frequentato dalla sua fidanzata Simona, nel quartiere Ponticelli. Ogni gesto, ogni ricordo, ogni parola pronunciata in nome di Santo Romano diventa un atto di resistenza contro l’oblio e l’apatia, una scintilla che può accendere la consapevolezza nelle nuove generazioni.
L’inaugurazione del murale sarà un momento carico di emozioni, ma anche di speranza. Le immagini di Santo impresse sui muri della Cittadella non saranno solo un ricordo doloroso, ma un faro per chi passerà di lì, un invito a fermarsi, a riflettere e a scegliere la strada del dialogo e della comprensione. Perché, come ci insegnano storie come quella di Santo Romano, la vera forza non sta nella violenza, ma nel coraggio di proteggere, di pacificare, di amare anche nei momenti più difficili. E quel murale sarà lì, ogni giorno, a ricordarcelo.