Napoli deve far fronte al suo alto tasso di proprietà di auto per abitante, ben oltre la media mondiale, che mette a dura prova la qualità dell'aria e la salute dei suoi cittadini.
Foto di repertorio |
Secondo quanto riportato da Repubblica.it, in base al recente rapporto "Pendolaria – Speciale Aree Urbane" pubblicato da Legambiente, Napoli registra circa 600 auto ogni 1000 abitanti, È un dato allarmante, che la colloca tra le città con il tasso di vetture più al mondo. Questo dato, se confrontato con metropoli come Madrid, Londra, Berlino e Parigi, evidenzia un divario significativo nella preferenza per il trasporto individuale.
Il 55% dei napoletani si sposta quotidianamente utilizzando auto e moto a combustione, alimentando così il problema dell'inquinamento atmosferico e compromettendo la vivibilità delle aree urbane. La mancanza di alternative efficienti al trasporto privato è un altro fattore critico: Napoli, nonostante i progressi, rimane indietro rispetto ad altre capitali europee nella dotazione di binari e stazioni della metropolitana.
Attualmente, la Linea 6 della metropolitana, attesa con grande interesse, sta per essere completata entro l'estate. Tuttavia, i numeri relativi alla presenza di binari e stazioni non sono ancora all'altezza delle esigenze della città, con solo 1,5 km di binari ogni 100.000 abitanti e 1,2 stazioni ogni 100.000 abitanti, lontani dagli standard europei.
La situazione è resa ancora più critica dalla frequenza sempre maggiore di eventi climatici estremi, che hanno colpito duramente la Campania e Napoli, causando danni significativi a binari e stazioni. Secondo Legambiente, il costo annuale stimato per la collettività dovuto a questi fenomeni è di circa 5 miliardi di euro entro il 2050.
Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania, sottolinea l'importanza di trasformare Napoli in un centro urbano sostenibile, capace di offrire una migliore qualità della vita attraverso soluzioni innovative e a basse emissioni. La necessità di una collaborazione tra Governo, Sindaci e società civile diventa quindi fondamentale per affrontare la sfida della mobilità e dell'inquinamento.
Legambiente chiede al nuovo Governo di avviare politiche concrete per la rigenerazione urbana, puntando su un potenziamento del trasporto pubblico, l'implementazione di servizi di sharing mobility e mobilità elettrica, e l'adattamento delle infrastrutture alle nuove sfide climatiche. L'obiettivo è rendere la città più vivibile e attrattiva per cittadini e visitatori.