È stato sulla bocca di tutti durante l'ultima edizione del Festival di Sanremo e la sua non-vittoria continua a destare qualche discussione. Stiamo ovviamente parlando di Geolier, il rapper del rione Gescal votato in massa dal pubblico da casa, ma arrivato secondo dietro Angelina Mango soprattutto per i giudizi della sala stampa. Come è nato questo fenomeno musicale?
Nel giro di pochi anni, Emanuele Palumbo è passato dalla sua cameretta nella periferia Nord di Napoli al palcoscenico musicale più importante d'Italia. La sua crescita artistica è stata tutta all'insegna del rap napoletano, partendo dai freestyle giovanili e proseguendo con un'ascesa fulminea, culminata con la consacrazione anche a livello internazionale. Identità partenopea, talento sopraffino e ambizione massima sono i tre ingredienti principali del suo successo.
Le prime apparizioni online di Manu Beat, questo il suo pseudonimo, risalgono addirittura al 2012, quando il giovanotto cresciuto a metà strada tra Secondigliano e Miano aveva solo 12 anni. La sua prima cover è stata Int' O' Rione, pezzo dei Co' Sang del suo carissimo amico Luchè, originario della vicina Marianella. Un titolo profetico che identifica fin da subito un ragazzo come tanti, ma con un'infinita voglia di emergere. È solo l'inizio della carriera di un predestinato, ispirato anche a Clementino e Rocco Hunt, entrambi presenti all'interno della sua cameretta con i rispettivi poster.
Ad ogni modo, Geolier non si è limitato alle influenze nazionali, ma ha abbracciato anche le sonorità americane. Lo dimostra la passione per il progetto The Real Slim Shady di Eminem e l'ispirazione successiva a 50 Cent. A cambiare la sua vita, ovviamente, è stato l'incontro agli inizi del 2018 con il collega Nicola Siciliano, nato e cresciuto a sua volta a Secondigliano. La loro collaborazione in P' Secondigliano diventa un cult del rap metropolitano e cattura l'attenzione di un vasto pubblico, definendo il suono distintivo di Geolier.
L'anno dopo è la volta del primo album, l'autobiografico Emanuele, che ottiene ben dischi di platino. Da Emis Killa a Lele Blade, da MV Killa a Gue Pequeno, passando ovviamente per Luchè e per Lazza, tutti vogliono rappare con lui. Verso gli inizi del 2020, mentre Diodato sta vincendo il Festival con Fa rumore, una giornalista chiede a Geolier se vorrebbe partecipare alla competizione canora. Una domanda quasi di cortesia, alla quale lui risponde sottolineando l'importanza di un obiettivo da centrare, più che di un sogno da realizzare. Alla fine, Manuele ce l'ha fatta.