28 anni fa, il 23 gennaio 1996, una tragedia immane colpì il Quadrivio di Secondigliano. Alle ore 16.20, l'apertura di una voragine di 40 metri di diametro provocò la morte di 11 persone.
In occasione dei lavori per la costruzione della Strada Statale 87 NC, una forte esplosione fece crollare numerose palazzine, alcune delle quali fortunatamente evacuate qualche giorno prima in seguito a un'ordinanza di sgombero. Il conseguente incendio fu domato solo dopo diverse ore a causa della difficoltà di accesso al luogo.
Nella strage, perirono sei operai, due passanti e tre abitanti del palazzo crollato. Ogni anno, l'Associazione dei Familiari della Vittime continua a chiedere giustizia, tramite commemorazioni e fiaccolate. Già prima dell'incidente, i cittadini avevano segnalato la pericolosità della situazione, gravemente lasciata in secondo piano dalle istituzioni.
Ancora oggi, nonostante le condanne contro le ditte Arzano Scarl e Sogem e i tecnici responsabili a 2 anni e 2 mesi di reclusione, i familiari non sono stati ancora risarciti fino in fondo. Inoltre, il Quadrivio continua a essere gravemente degradato. È essenziale ridare dignità a un luogo simbolo e rispettare i defunti.
Stefania Bellone, Mario De Girolamo, Gennaro De Luca, Serena De Santis, Emilia Laudati, Giuseppe Petrellese, Francesco Russo, Alfonso Scala, Pasquale Silvestro, Michele Sparaco, Ciro Vastarella. 11 vittime da tenere impresse nella nostra memoria.