La zona di Secondigliano soprannominata "abbascio 'e 'nciense" viene così definita perché tuttora esistono tre vicoli da "Censire", chiamati per l'appunto Vicoli Censi.
Erano abitati dai contadini che lavoravano la terra dei signorotti del luogo, che avevano messo a loro disposizione una zona dove abitare. Questi agricoltori facevano un sacco di figli per creare braccia da lavoro ed aumentavano sempre più, fintanto che non riuscivano più ad essere quantificati con precisione.
Fu fatto un decreto e istituito un "Censimento" per annotare e segnare le persone che vivevano in quei luoghi. Furono censiti vicolo per vicolo, da cui le denominazioni Vico I Censi, Vico II Censi e Vico III Censi. La zona, compresa Via Antonio Tagliamonte che porta dritta al Largo Macello, fu chiamata dagli abitanti di Secondigliano "abbascio 'e 'nciense".
I vicoli sono nati intorno al 1400 ed inglobavano alcuni Casali. Non a caso, il territorio confinante con questi vicoli era detto "miezzo 'o Casale", una delle più rilevanti dell'area. Oggi quei vicoli sono stati abbattuti e ricostruiti con ignobili materiali di laterizi economici per case ultrapopolari.
di Maria Teresa Ghirardi
I "Censi" nei miei ricordi lontani:
RispondiEliminahttp://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=6914
Purtroppo il link non si apre ed è un vero peccato.
RispondiEliminaA me si è aperto!
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