Oggi è domenica e parliamo di uno dei punti di interesse artistico di maggiore rilievo di Secondigliano. Stiamo parlando della famosa Chiesa di Santa Maria della Natività, situata al confine tra il rione Kennedy e il rione Divina Provvidenza, in traversa Maglione 102. A due passi, si trova piazza Giovanni XXIII, in un luogo dal forte impatto religioso.
Si tratta di una struttura abbastanza recente, la cui costruzione iniziò nel 1961 e durò per cinque anni, con la consacrazione risalente al 1966. La sua nascita fu merito del sacerdote monsignor Cosimo Maria Luciano, fondatore della prima scuola del quartiere per bambini bisognosi, l'Educatorio Nazareth. La chiesa è legata indissolubilmente al parroco, in precedenza Vicario della Parrocchia dei Santi Cosma e Damiano e fondatore dell'Istituto delle Missionarie Laiche di Maria.
Il territorio della parrocchia attuale era di proprietà di mons. Luciano, che era in possesso di un terreno agricolo. Dalla sua grande fede nacque la decisione di costruire una struttura religiosa dedicata alla Madonna Bambina, la cui sede era originariamente posta in un garage. Il popolo del quartiere ha voluto che l'opera fosse portata a termine. Il fondatore morì nel 1991 e il nuovo parroco padre Giuseppe Provitera contribuì a rendere la struttura sempre più moderna, grazie all'introduzione di nuove opere d'arte.
Oggi il santuario presenta una facciata in mattonato moderno, con all'esterno un crocifisso in bronzo che un tempo si trovava in piazza Giovanni XXIII. All'entrata, ecco un atrio piuttosto imponente con sala formata da tre navate molto ampie. Tra le opere d'arte, si segnalano il battistero ceramico di Guido Infante con varie scene dell'eucaristia, l'Altare Maggiore di Angelo Vaccarella, la statua della Madonna Bambina e diversi quadri dedicati alla Via Crucis e alla Vergine Bambina. All'interno dell'unica cappella della chiesa, riposa in un'urna di marmo Cosimo Luciano.
Durante il periodo natalizio, viene aperto al pubblico il presepe a grandezza d'uomo. Quest'ultimo è situato nel cortile della chiesa e viene fatto allestire da padre Giuseppe. In stile settecentesco, è stato costruito dal maestro d'arte presepiale Vincenzo Casaburi e riproduce in miniatura i Vicoli Censi di Secondigliano.
Posta un commento
0Commenti