La vergogna - Quella discarica a cielo aperto sulla Circumvallazione Esterna

Esistono zone di passaggio molto importanti per il nostro quartiere e per tutta l'Area Nord di Napoli. Una di queste è sicuramente rappresentata dalla Circumvallazione Esterna, un asse viario che collega il capoluogo campano con i comuni limitrofi.

Il percorso di una strada così rilevante parte dal Lago Patria, attraversa i comuni di Giugliano, Qualiano, Villaricca, Mugnano, Melito, Arzano, Casavatore, Afragola e Casoria, arrivando fino al Centro Direzionale dopo gli svincoli per Volla e Casalnuovo. Eppure, nel senso opposto di marcia, c'è qualcosa che non va per il verso giusto.

Poco dopo la Rotonda di Melito, si passa per un tratto dai contorni abbastanza inquietanti e molto vergognosi. Nella zona posta dietro al carcere di Secondigliano, è presente un ampio campo rom che conduce sulla strada. Lo spettacolo è davvero imbarazzante, con cumuli di rifiuti che raggiungono un'altezza superiore ai 2 metri.

Il problema si manifesta da diversi anni e non sembra avere via d'uscita. I pericoli per l'incolumità di chi vive nei pressi di quell'autentica discarica a cielo aperto sono palesi. Ovviamente, alla spazzatura bisogna aggiungere i cattivissimi odori e la presenza di topi e insetti in quantità industriale. C'è davvero di tutto: dagli elettrodomestici ai divani, dalle buste dell'immondizia ai copertoni. C'è persino un piccolo fuoristrada giocattolo, che sembra quasi sovrastare la montagna di schifezza.

Tornando a parlare dell'orrido tanfo, lo scorso 26 luglio qualcuno ha incendiato diversi cumuli, proprio in quella zona. Era un periodo nel quale nella nostra periferia il fuoco era diventato quotidiano, quasi un elemento caratteristico. E la puzza divampava fino a Secondigliano ed oltre.

Di chiunque sia la colpa, questa è una vergogna. E va estirpata, il primo possibile. Ne va dell'incolumità di chi vive dalle nostre parti. Per avere un'idea ancora più precisa di ciò che si vede ogni giorno, date un'occhiata alle foto scattate da Sara Sorrentino: 

Ed ora, rivolgo un piccolo appello a coloro che non risiedono nei pressi delle zone interessate. Rendetevi conto di cosa siamo costretti a sopportare ogni giorno.