Ci eravamo ormai accasciati su una panchina, quando si è avvicinato il classico venditore ambulante. Non siamo riusciti nemmeno a capire cosa volesse venderci, molto probabilmente un accendino. Noi gli abbiamo risposto che non siamo fumatori, come era giusto che fosse. Quel ragazzo era sulla ventina, o forse poco più.
Si è poi avvicinato ad un uomo di mezza età e una donna al nostro fianco. Ha chiesto ad entrambi qualche spicciolo, era alla disperata ricerca di un aiuto economico. Non siamo riusciti a capire cosa gli abbia detto l'uomo di mezza età, ma il ragazzo gli ha risposto così:
Sono un ragazzo diplomato, lo Stato non mi aiuta. Mi ha costretto a ridurmi in questo modo.In pratica, è solo uno degli innumerevoli giovani senza futuro, senza un lavoro degno di essere chiamato tale. Ragazzi senza un vero punto di riferimento, che per andare avanti sono obbligati a chiedere l'elemosina. A mettere la dignità sotto i loro stessi piedi.
Come è possibile che un ragazzo appena diplomato sia costretto a mortificarsi vendendo accendini alle fermate della Metropolitana? Le prospettive di un domani migliore dove sono andate a finire? Possibile che ci sia tutta questa differenza tra ricchezza estrema e povertà sconfortante? Effettivamente sì, è possibile. E non si vede alcuna luce in fondo a questo tunnel.
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