Qualche giorno fa, qualcuno mi ha aggiunto ad uno dei tanti gruppi diffusi sulla realtà virtuale che tiene incollati milioni di persone ogni giorno. La piccola comunità si chiama "Sei di Secondigliano se...", e contava circa 200 membri. Era solo un progetto allo stato embrionale... ma via via l'interesse è cresciuto e sempre più gente ha deciso di aggiungersi. Attualmente, i partecipanti sono oltre 3200, ma il numero è destinato ad aumentare a vista d'occhio. Si tratta di un vero e proprio circolo virtuale, nel quale ognuno posta foto e segnala ricordi del nostro bellissimo quartiere, oltre ad alcuni personaggi caratteristici come la signora Luisina che chiede sempre le sigarette, o il mitico Giuvann 'o parcheggiatore.
E nel frattempo, ognuno elenca le proprie esperienze personali di Secondigliano, tutti parlano dei propri ricordi e dei luoghi simbolo del territorio. Dalla pizzeria Carminiello alla Cartoleria Rizzo, da Maria 'a Giurnalista all'ormai dismesso cinema Arcobaleno, passando per la fermata del 149, il Corso Italia e la Madonna dell'Arco. Tutti luoghi apparentemente insignificanti per chi non conosce questo quartiere. Ma che per noi, che questa zona l'abbiamo vissuta o la viviamo, ognuno di questi ricordi ci provoca un sorriso nostalgico, e i ricordi si sprecano.
E questo mentre c'è gente che si chiede quale scuola abbia frequentato alle elementari e alle medie, chi parla di tratti caratteristici che un tempo esistevano e che oggi non ci sono più. Vengono anche illustrate piccole biografie sui personaggi famosi nati a Secondigliano e dintorni, tra i quali la conduttrice televisiva Caterina Balivo e il judoka Pino Maddaloni. C'è chi ricorda la tragedia della voragine del quadrivio, che nel 1996 ha causato la morte di undici persone.
Ma c'è anche chi propone un incontro, un raduno. Dal quale può nascere una voce. Un grido all'unisono di migliaia di persone che possano dimostrare a se stesse e agli altri napoletani e non che Secondigliano può rinascere. Anzi, deve rinascere. Risorgere dalle ceneri dell'indifferenza. Svegliarsi dal sonno grazie all'unione, che come sempre fa la forza. Ben vengano iniziative di questo genere... E negli ultimi giorni Facebook, prendendo spunto da un'immagine postata da un membro di quel gruppo, sta diventando sempre più Secondiglianobook.
Posso fantasticare .......immagino un gruppo di manifestanti di uno stesso quartiere che vengono invitati dalle autorita' per ascoltare i loro diritti per un quartiere dimenticato e ottenere qualcosa che possa nel tempo cambiare questo quartiere rendendolo piu' vivibile e a misura d'uomo ........ci vorrebbe poco
RispondiEliminaSperiamo che tutto questo si possa fare...
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