Choc in piazza Sant'Alfonso, a Marianella, dove una donna di 51 anni, Nunzia Cappitelli, è stata trovata senza vita nella sua abitazione in circostanze ancora tutte da chiarire. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, allertati dopo che alcuni conoscenti avevano segnalato la mancanza di notizie da ore. La scena che si è presentata davanti agli investigatori è stata agghiacciante: il corpo della donna era riverso sul pavimento del soggiorno, con evidenti segni di un trauma alla testa.
A condurre i rilievi sono stati gli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme agli investigatori del Commissariato di Chiaiano e della Squadra Mobile. Fin dalle prime analisi, il quadro è apparso complesso. Sul corpo della vittima non sarebbero stati riscontrati segni evidenti di colluttazione, ma la ferita rinvenuta — compatibile con un colpo violento — fa ipotizzare che la donna possa essere stata aggredita. Gli inquirenti non escludono alcuna pista, dal malore improvviso all’incidente domestico, fino alla possibilità più inquietante: un femminicidio.
La casa in cui Nunzia Cappitelli viveva da sola si trova in piazza Sant’Alfonso, a pochi passi dalla chiesa di San Giovanni e Sant’Alfonso. Era tornata a vivere lì solo da pochi mesi, dopo un periodo difficile seguito al divorzio. Secondo alcune testimonianze raccolte tra i residenti, la donna conduceva una vita tranquilla e riservata, anche se negli ultimi tempi avrebbe intrattenuto una relazione con un uomo più giovane, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti denunce per maltrattamenti. Gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire le ultime ore di vita della 51enne. In casa non sarebbero stati trovati segni di effrazione o furto, elemento che fa pensare che la vittima conoscesse la persona eventualmente entrata nel suo appartamento. Tuttavia, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo e attendono l’esito degli accertamenti medico-legali per chiarire le cause esatte del decesso.
Nel frattempo, la notizia ha scosso profondamente la comunità di Piscinola. In molti ricordano Nunzia come una donna discreta, cortese e desiderosa di integrarsi nella vita del quartiere. A raccontarlo è don Pasquale Fioretti, parroco della chiesa di San Giovanni e Sant’Alfonso: “Era una persona tranquilla, sempre gentile. Quando veniva in chiesa cercava un po’ di compagnia, scambiava volentieri qualche parola. L’ho vista l’ultima volta lunedì, era tutto sereno. Poi nel pomeriggio ho appreso la notizia e sono rimasto senza parole.” Secondo alcuni vicini, Nunzia aveva deciso di ripartire da zero, cercando di lasciarsi alle spalle un passato difficile. Nonostante la riservatezza, era benvoluta da chi la conosceva, e la notizia della sua morte improvvisa ha lasciato un senso di incredulità e paura in tutto il quartiere.
Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Napoli, stanno proseguendo con i rilievi tecnici e con l’ascolto dei familiari e delle persone vicine alla donna. In particolare, le indagini si stanno concentrando su eventuali rapporti conflittuali e sul suo recente legame sentimentale, considerato dagli inquirenti uno dei punti più delicati dell’intera vicenda. Nelle prossime ore verrà disposta l’autopsia sul corpo della donna, che dovrà stabilire se il trauma cranico sia stato causato da una caduta accidentale o da un colpo inferto da qualcuno. Solo i risultati dell’esame autoptico potranno chiarire con certezza la dinamica dei fatti.
Marianella si trova così al centro della cronaca nera. La zona, già segnata da episodi di degrado e violenza, è ora sotto shock per questa vicenda che, in attesa di conferme ufficiali, porta con sé il sospetto di un nuovo caso di violenza domestica o femminicidio. Mentre le forze dell’ordine continuano a lavorare per fare luce su quanto accaduto, la comunità locale si stringe attorno alla memoria di Nunzia Cappitelli, ricordata come una donna semplice, gentile e alla ricerca di una nuova serenità che purtroppo non ha mai potuto raggiungere.
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