La realizzazione della nuova stazione Capodichino della Metropolitana di Napoli entra nella fase conclusiva e rappresenta uno dei passaggi più importanti per la mobilità dell’intera area nord della città, con effetti diretti anche sui quartieri di Secondigliano, Miano, San Pietro a Patierno e su tutto il vasto bacino che gravitava da anni intorno all’aeroporto senza un collegamento rapido ed efficiente.
La notizia, rilanciata da Vesuvio Live, conferma che l’opera ha superato il 95% di avanzamento, un traguardo che segna l’inizio dell’ultimo tratto prima dell’apertura al pubblico. I lavori, affidati a Webuild per conto di Metropolitana di Napoli Spa e del Comune di Napoli, hanno richiesto anni di interventi complessi sia in superficie sia in profondità, in un’area fortemente urbanizzata e strategica dal punto di vista dei collegamenti.
La nuova fermata sarà gestita da ANM, l’azienda del trasporto pubblico napoletano che già opera sull’intera Linea 1. Il completamento del prolungamento verso Capodichino renderà ancora più estesa una linea che oggi supera i 20 chilometri e serve 20 stazioni distribuite tra il centro, la collina e le periferie settentrionali. Con l’apertura di Capodichino si compirà un passo storico per l’interconnessione dell’aeroporto con la rete del trasporto pubblico.
Uno degli aspetti più rilevanti emersi dagli ultimi aggiornamenti riguarda i tempi di percorrenza: una volta attiva, la stazione consentirà di raggiungere il centro di Napoli in soli 9 minuti. Una rivoluzione soprattutto per chi utilizza quotidianamente l’aeroporto, per i pendolari della zona nord e per i turisti che non saranno più costretti a ricorrere esclusivamente a taxi, auto private o bus.
Il collegamento diretto tra il terminal e la Linea 1 darà un contributo decisivo anche alla riduzione del traffico urbano, soprattutto nelle aree già congestionate come viale Maddalena, via Don Bosco, Secondigliano e Capodichino. L’effetto atteso è quello di una diminuzione significativa dei flussi veicolari in entrata e in uscita dall’aeroporto, con benefici sotto il profilo ambientale e della vivibilità dei quartieri limitrofi.
La stazione Capodichino, inoltre, è stata progettata come un nodo moderno e funzionale: scale mobili, ascensori, percorsi interni e aree dedicate al flusso dei bagagli saranno integrati in un’infrastruttura pensata per sostenere un alto volume di passeggeri in tempi rapidi. La vicinanza fisica e funzionale con l’aeroporto rappresenta uno degli elementi più innovativi del progetto, che si ispira ai modelli di intermodalità delle grandi città europee.
Il completamento dell’opera sarebbe stato possibile grazie alla sinergia tra il Comune di Napoli, Metropolitana di Napoli Spa, Webuild e ANM. Un lavoro lungo, complesso, che negli ultimi anni ha visto l’alternanza di cantieri, deviazioni stradali, interventi notturni e lavori sotterranei, spesso seguiti con grande attenzione dai residenti di Secondigliano e delle zone limitrofe, impattati dalle operazioni ma consapevoli della portata storica del progetto.
Con l’avanzamento ormai al 95%, l’attesa si concentra ora sulla data ufficiale di inaugurazione, che sarà resa nota nei prossimi mesi. L'apertura di Capodichino promette di cambiare radicalmente gli equilibri della mobilità cittadina, avvicinando sempre più Napoli ai modelli internazionali di trasporto pubblico integrato.
Per turisti, residenti e pendolari sarà una vera svolta: un aeroporto finalmente connesso alla città in modo rapido, pulito, sicuro e sostenibile. Una trasformazione destinata a incidere profondamente non solo sul quartiere di Capodichino, ma anche su tutto il suo hinterland, comprese le aree di Secondigliano, Casavatore, Arzano e Miano, che potranno contare su un nuovo punto di riferimento per gli spostamenti quotidiani.

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