A Scampia, le serate sono sempre più spesso disturbate da gruppi di motociclisti che sfrecciano lungo le strade del quartiere, generando rumore, insicurezza e disagi per la popolazione residente. A seguito delle numerose segnalazioni giunte dai cittadini esasperati, le forze dell’ordine hanno dato avvio a una serie di controlli mirati, nel tentativo di riportare ordine e legalità in una zona che da tempo soffre la mancanza di una presenza repressiva costante nei momenti più critici della giornata, in particolare nelle ore serali e notturne.
Gli interventi si sono concentrati in più punti del quartiere e hanno visto impegnati gli agenti della Polizia Locale, in collaborazione con il personale dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Marianella. L’operazione si è tradotta in un’intensa attività di contrasto che ha portato alla luce numerose irregolarità tra i conducenti dei motoveicoli, in particolare tra i più giovani. Sono state elevate in totale diciotto contravvenzioni per violazioni che comprendono la guida senza copertura assicurativa, l’assenza del casco protettivo, la mancanza della patente e, in alcuni casi, la conduzione del mezzo da parte di minori non in possesso dei requisiti minimi di età previsti dalla legge.
A seguito di queste violazioni sono stati disposti provvedimenti immediati: nove motoveicoli sono stati sottoposti a fermo amministrativo, tre sono stati sequestrati e uno è stato confiscato definitivamente. I numeri dell’operazione danno un’idea piuttosto chiara della portata del fenomeno e della sua incidenza sulla sicurezza stradale e sulla vivibilità del quartiere. L’attività repressiva messa in campo ha avuto anche un valore simbolico per molti abitanti della zona, che da tempo attendono una presenza più incisiva dello Stato sul territorio.
Il fenomeno delle scorribande in motorino, tuttavia, non si esaurisce a Scampia. Situazioni analoghe vengono registrate quotidianamente anche in altri quartieri della nostra area Nord. Emblematico è il caso del rione Berlingieri a Secondigliano, in particolare lungo viale delle Dolomiti, dove gruppi cospicui di motociclisti si radunano nelle ore serali per percorrere avanti e indietro il tratto stradale con modalità che sfidano ogni regola di convivenza civile. Anche in questo caso, i residenti denunciano una situazione di esasperazione crescente, aggravata dal rumore molesto, dalla guida pericolosa e dalla totale assenza di controlli sistematici, specialmente nelle ore in cui l’illuminazione pubblica è scarsa e le strade diventano teatro di sfide motoristiche improvvisate.
Proprio alla luce dell’esperienza di Scampia, molti cittadini di Secondigliano auspicano un intervento simile da parte delle forze dell’ordine, che possa fungere da deterrente contro questi comportamenti illegali e irresponsabili. Il timore, espresso apertamente anche sui social da diversi residenti, è che, senza un’azione concreta e continuativa, si rischi di trasformare interi tratti urbani in piste non autorizzate, con conseguenze potenzialmente gravi sia per chi guida in maniera spericolata sia per i passanti.
L’intervento coordinato a Scampia rappresenta un primo passo, ma da solo non basta. È necessario che questa linea venga estesa e mantenuta nel tempo, coinvolgendo anche le altre zone sensibili del territorio, dove il disagio urbano si manifesta con dinamiche pressoché identiche. Le richieste della popolazione sono chiare: si desidera maggiore controllo, una presenza istituzionale visibile e un piano strutturale per prevenire non solo le corse illegali, ma anche i comportamenti incivili che minano la sicurezza collettiva.
Per i quartieri della periferia nord di Napoli, come Scampia e Secondigliano, la qualità della vita passa anche attraverso il rispetto delle regole della strada e la capacità delle istituzioni di garantire spazi urbani dove la sicurezza non sia percepita come un lusso, ma come un diritto basilare. In attesa che le autorità preposte intervengano anche in viale delle Dolomiti e nelle altre strade critiche del rione Berlingieri, resta alta la speranza che quanto accaduto a Scampia non resti un episodio isolato, ma rappresenti l’inizio di un’azione concreta e duratura per contrastare l’illegalità diffusa e restituire serenità a chi in questi quartieri ci vive ogni giorno.
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