Il parco San Gaetano Errico, recentemente riaperto a Secondigliano dopo un lungo periodo di chiusura, rischia di trasformarsi da simbolo di rinascita urbana a luogo di disagio e tensione. Alcuni episodi registrati negli ultimi giorni stanno infatti destando una crescente preoccupazione tra i residenti, che vedono minacciata la fruibilità di uno degli spazi verdi più attesi del quartiere. Secondo quanto riporta la pagina Facebook di Periferiamonews, in viale delle Galassie, due ragazzi di appena quattordici anni sono stati avvicinati da un gruppo di coetanei che, con l’uso di un coltellino, li hanno minacciati per sottrarre loro un pallone. Alla violenza verbale si è aggiunta l’intimidazione fisica, accompagnata dalla perentoria richiesta di non tornare nel parco. Un episodio che ha lasciato sgomento tra le famiglie, soprattutto alla luce della giovane età dei protagonisti, sia delle vittime che degli autori del gesto.
A questo fatto se ne è aggiunto un altro, avvenuto nel medesimo spazio verde, che ha coinvolto un anziano e la sua nipotina. Il nonno, con la bambina per mano, si era avvicinato all’area giochi per permetterle di salire su una giostra. Qui ha trovato ad attenderlo un gruppo di adolescenti che, con atteggiamenti provocatori e ostili, ha impedito l’accesso alla struttura ludica, costringendolo ad allontanarsi senza possibilità di replica. Un comportamento che rientra nel solco di una micro-prepotenza che sta minando le basi di convivenza pacifica in un’area destinata, per sua vocazione, alla socialità e all’inclusione.
Non meno allarmante è l’uso improprio e incivile che alcuni ragazzi fanno delle giostre presenti nel parco. Salti, urla, arrampicate fuori norma e utilizzi impropri delle strutture stanno già mettendo a rischio l’integrità di un arredo urbano appena installato, con conseguente pericolo per la sicurezza dei più piccoli. Alcuni residenti raccontano di aver già visto piccoli cedimenti in una delle strutture, causati da comportamenti al limite del vandalismo. Un segnale che accresce l’inquietudine tra chi vede in quel parco una possibilità concreta di riscatto per il quartiere.
Alla luce di questi eventi, si alza il tono della richiesta popolare rivolta alle istituzioni. Molti residenti di Secondigliano chiedono con urgenza una presenza più assidua delle forze dell’ordine, sia attraverso pattugliamenti a piedi che con presidi mobili all’ingresso del parco e nelle sue immediate adiacenze. L’obiettivo dichiarato è evitare che l’area cada preda di logiche di sopraffazione e diventi territorio di conquista per piccoli gruppi che impongono la loro legge a danno della collettività.
Il parco San Gaetano Errico rappresenta per molti cittadini non solo uno spazio fisico, ma anche un segnale simbolico di cura, investimento e attenzione da parte delle istituzioni. Un segnale che non può essere vanificato da episodi di inciviltà e da una deriva comportamentale che colpisce proprio i più giovani. Se da un lato si invoca il ritorno delle famiglie nel parco, dall’altro è necessario garantire loro le condizioni minime di sicurezza e vivibilità. La semplice presenza dei genitori, degli anziani e dei bambini non è sufficiente a tutelare la funzione originaria di uno spazio pubblico, se non accompagnata da un’azione concreta e costante di sorveglianza e di educazione al rispetto delle regole.
In questo quadro, la voce dei cittadini non resta inascoltata. Alcune associazioni locali si stanno già muovendo per raccogliere segnalazioni, proporre attività inclusive e coinvolgere scuole e parrocchie in un’azione coordinata che restituisca al parco la sua natura di luogo comune, aperto e sicuro. Ma è evidente che l’azione civica, per quanto fondamentale, da sola non basta. Occorrono interventi strutturali, a partire da una maggiore presenza istituzionale, fino all’installazione di sistemi di videosorveglianza e al potenziamento dell’illuminazione nelle ore serali.
Il quartiere di Secondigliano ha vissuto negli anni recenti un lento e faticoso percorso di riappropriazione degli spazi pubblici. Ogni segnale di recupero va difeso con determinazione, e il parco San Gaetano Errico, con i suoi alberi, i giochi, le panchine e i vialetti, è un tassello importante di questo processo. Lasciare che episodi di bullismo, prepotenza e incuria prendano il sopravvento significherebbe arretrare ancora una volta sul terreno della dignità urbana. Per questo la comunità chiede oggi interventi tempestivi e non simbolici, affinché la paura non prevalga sulla fiducia e la violenza non cancelli l’opportunità di vivere un luogo pensato per tutti.
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