Proseguono gli interventi della Polizia Locale di Napoli per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’ultimo episodio è avvenuto a Scampia, in via Andrea Pazienza, dove un uomo è stato trovato all’interno di un appartamento già oggetto di sequestro penale. Gli agenti dell’Unità Operativa Tutela Patrimonio sono intervenuti per riacquisire l’immobile, ponendolo nuovamente sotto sequestro e apponendo nuovi sigilli all’ingresso.
Secondo quanto comunicato dal Comando della Polizia Municipale, l’appartamento era stato già oggetto, nei giorni precedenti, di un tentativo di intrusione da parte di ignoti. A seguito di quell’episodio, l’immobile era stato sequestrato e messo in sicurezza, con l’intento di impedirne l’accesso da parte di soggetti non autorizzati. Nonostante tali misure, un uomo è riuscito a introdursi nell’abitazione, stabilendovi la propria presenza senza alcun titolo e in violazione dei sigilli apposti dalla stessa autorità giudiziaria.
L'intervento della polizia municipale ha portato a un nuovo sequestro dell’immobile, che è stato riaffidato in custodia e messo in sicurezza con ulteriori accorgimenti per scoraggiare nuovi ingressi. L'uomo è stato identificato e denunciato in stato di libertà. Dovrà rispondere di diverse ipotesi di reato, tra cui invasione di edificio, danneggiamento, occupazione arbitraria di alloggi pubblici e violazione dei sigilli, reato quest’ultimo considerato particolarmente grave dal punto di vista penale.
Il fenomeno delle occupazioni abusive negli alloggi di edilizia popolare è da tempo al centro dell’attenzione delle autorità locali, soprattutto nelle aree periferiche della città come Scampia, dove la presenza di numerosi immobili comunali o dell’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) rende il territorio particolarmente esposto a questo tipo di dinamiche. La Polizia Locale, attraverso il lavoro dell’Unità Tutela Patrimonio, sta intensificando le attività di controllo e di verifica per individuare situazioni di irregolarità e recuperare gli alloggi sottratti illegalmente alla disponibilità pubblica.
La strategia adottata punta non solo al contrasto penale del fenomeno, ma anche alla tutela del patrimonio immobiliare e al ripristino della legalità. Gli alloggi popolari, infatti, sono destinati a famiglie in possesso dei requisiti previsti dalla legge, attraverso graduatorie pubbliche e procedure di assegnazione regolamentate. Le occupazioni arbitrarie, oltre a violare la legge, compromettono la correttezza e la trasparenza del sistema, generando situazioni di conflitto e alimentando un senso di ingiustizia tra i cittadini in attesa legittima di un’abitazione.
L’intervento di via Andrea Pazienza rientra in un più ampio programma di attività che il Comune di Napoli, in collaborazione con le forze dell’ordine, sta portando avanti nei quartieri a maggiore densità di alloggi pubblici. L’obiettivo dichiarato è quello di restituire legalità, trasparenza e sicurezza, non solo attraverso gli sgomberi, ma anche con misure di prevenzione, manutenzione degli immobili e vigilanza attiva sul territorio.
La presenza delle forze di polizia in zona, e in particolare di unità specializzate come quella per la tutela del patrimonio, ha un valore importante anche in termini di presidio e deterrenza. Tuttavia, le autorità segnalano che il fenomeno è difficilmente risolvibile in via esclusivamente repressiva. Occorrono anche politiche abitative più incisive, un maggiore controllo amministrativo, e una gestione più efficiente dell’edilizia residenziale pubblica, spesso afflitta da ritardi nelle assegnazioni, carenze manutentive e scarsa vigilanza.
L’episodio conferma quindi una problematica nota e persistente: quella degli alloggi occupati abusivamente, spesso da soggetti che vivono condizioni di fragilità ma che ricorrono a mezzi illegittimi per ottenere un’abitazione. Il rischio, segnalano gli operatori del settore, è che la questione venga affrontata unicamente come questione di ordine pubblico, senza un’adeguata cornice di intervento sociale e senza investimenti strutturali sul patrimonio abitativo.
Intanto, l’immobile sequestrato a Scampia resterà nella disponibilità dell’autorità giudiziaria, in attesa delle decisioni che verranno prese sul suo futuro utilizzo. Non è escluso che, a seguito della messa in sicurezza, possa essere destinato nuovamente ad assegnazione secondo le procedure previste. Sul fronte penale, il soggetto denunciato sarà chiamato a rispondere del proprio comportamento, in attesa delle valutazioni dell’autorità giudiziaria competente.
Il caso rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di episodi simili verificatisi nell’area nord di Napoli. Fenomeni analoghi sono stati segnalati anche a Secondigliano, Miano, San Pietro a Patierno, Chiaiano e in altri quartieri dove è forte la presenza di edilizia pubblica. L’attenzione delle forze dell’ordine resta alta, così come l’impegno delle istituzioni a garantire una gestione regolare e trasparente del patrimonio abitativo pubblico.