Napoli apre una nuova pagina della sua storia nel trasporto pubblico urbano. Oggi, sabato 31 maggio 2025, sono entrati ufficialmente in servizio i primi 22 autobus elettrici acquistati dal Comune nell’ambito di un ambizioso piano di rinnovamento della flotta urbana. Si tratta di mezzi all’avanguardia, progettati per offrire comfort, efficienza e sostenibilità, e destinati a cambiare radicalmente il volto della mobilità cittadina. I nuovi bus, infatti, sono dotati di aria condizionata, connessione wi-fi gratuita, telecamere di sorveglianza a bordo e monitor informativi per i passeggeri, in linea con gli standard più moderni in Europa. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità del servizio e ridurre drasticamente le emissioni nocive, promuovendo una mobilità urbana sempre più green, efficiente e rispettosa dell’ambiente.
Nel complesso il Comune ha acquistato ben 253 nuovi mezzi elettrici, grazie a un investimento che si inserisce nel più ampio piano di rilancio infrastrutturale e ambientale della città. I bus entreranno in funzione progressivamente nei prossimi mesi, andando a sostituire progressivamente l’attuale flotta a gasolio, ormai obsoleta e inquinante. Si tratta di un vero cambio di paradigma per una metropoli complessa e affollata come Napoli, storicamente afflitta da problemi di traffico, smog e carenza di trasporti affidabili. Il trasporto pubblico, infatti, assume un ruolo chiave nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione di uno stile di vita sostenibile per i cittadini. E la città, con questa svolta, intende affermarsi come modello positivo per tutto il Mezzogiorno e non solo.
Domani mattina, domenica 1° giugno, i primi 22 autobus elettrici verranno ufficialmente presentati alla cittadinanza con una cerimonia pubblica che si terrà alle 9:45 nel piazzale antistante Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. All’evento saranno presenti il sindaco Gaetano Manfredi, l’assessore alla Mobilità Edoardo Cosenza e il direttore generale dell’Anm (Azienda Napoletana Mobilità), Francesco Favo. Una presenza istituzionale significativa, che testimonia l’importanza strategica di questo progetto per l’intero territorio urbano. Non è solo una questione tecnica o logistica: è una visione politica, una scelta culturale e una promessa concreta di miglioramento della qualità della vita quotidiana.
I nuovi autobus acquistati sono di varie tipologie e lunghezze, per meglio adattarsi alle caratteristiche morfologiche del tessuto urbano e alle esigenze specifiche delle linee cittadine. In particolare, secondo quanto riportato da Fanpage.it, la fornitura comprende 14 bus articolati Byd Europe da 18 metri, 50 Byd Europe da 12 metri, 78 Byd Europe da 11 metri, 46 mezzi Iveco da 9,7 metri, 50 Zonson Pagliani da 8,6 metri e 15 Higer Sitcar da 7 metri. Le dimensioni diverse consentono una distribuzione intelligente sulle varie tratte cittadine, con la possibilità di utilizzare veicoli più snelli nelle zone centrali e più trafficate, e mezzi più lunghi e capienti nelle tratte ad alto afflusso. A partire da oggi, entreranno in esercizio i mezzi da 6, 8, 9 e 12 metri, garantendo una copertura efficace e flessibile sin dalle prime fasi del progetto.
Le linee su cui saranno impiegati questi primi autobus elettrici sono state selezionate con attenzione sulla base di studi logistici, flussi di traffico e caratteristiche infrastrutturali. Le linee interessate dall’inizio del servizio elettrico sono: la C63, che collega via Giovan Battista Vico a piazza Dante; la 654 da Carlo III a via De Marco; la linea 132 che collega Largo Giustiniano a via Scarlatti; la 194 tra via Brin e Chiaromonte; la 182 tra via delle Puglie e Monteoliveto, nei pressi della facoltà di Architettura dell’Università Federico II; la 151 da piazza Garibaldi al piazzale Tecchio; la 618 che collega sempre piazzale Tecchio alla zona Adriano Poste; infine la linea 3M che unisce Porta Miano al Museo Nazionale. Si tratta di tratte cruciali per la vita quotidiana di migliaia di pendolari, studenti e lavoratori, e l’introduzione dei nuovi mezzi elettrici contribuirà a rendere i loro spostamenti più rapidi, silenziosi e confortevoli.
Per rendere possibile la circolazione dei nuovi autobus elettrici è stato necessario anche un importante lavoro infrastrutturale. In particolare, sono stati ristrutturati e adeguati i depositi di Cavalleggeri d’Aosta e di via delle Puglie, dove sono state installate colonnine di ricarica ad alta potenza e spazi appositi per la manutenzione dei nuovi veicoli. La transizione verso la mobilità elettrica, infatti, non si esaurisce con l’acquisto dei mezzi: richiede una visione integrata che comprenda anche formazione del personale, aggiornamento delle officine, digitalizzazione dei sistemi di controllo e una strategia energetica allineata con gli obiettivi della transizione ecologica.
L’adozione massiccia di autobus elettrici è una delle azioni più concrete che un’amministrazione urbana possa mettere in campo per abbattere le emissioni di CO2, ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico e migliorare la salute dei cittadini. Napoli, città spesso associata ai problemi della congestione e dell’inefficienza nei trasporti, punta a cambiare rotta con un’operazione che guarda al futuro ma che incide già sul presente. Ogni bus elettrico in funzione significa decine di litri di gasolio in meno consumati ogni giorno, migliaia di chilometri percorsi senza emissioni, aria più pulita per tutti, specialmente nelle zone più popolose e delicate dal punto di vista ambientale come il centro storico, i quartieri collinari e le aree periferiche densamente abitate.