Un nuovo duro colpo è stato inflitto al narcotraffico nell’area nord di Napoli. Nella serata di venerdì, un’operazione antidroga della Squadra Mobile della Questura ha portato all’arresto di un giovane pregiudicato nel quartiere Miano. Il ragazzo, appena ventiduenne e già noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso a bordo della sua auto con oltre un chilogrammo di cocaina, accuratamente confezionata in dosi pronte per essere immesse sul mercato dello spaccio. Il blitz è scattato in via Miano, una delle arterie più trafficate e sotto osservazione da parte degli investigatori, considerata da tempo una zona critica per la presenza di gruppi criminali attivi nel traffico di droga.
Gli agenti, impegnati in un controllo straordinario del territorio disposto dal Questore di Napoli, hanno notato una vettura con atteggiamento sospetto e hanno deciso di procedere con il fermo. L’intuito investigativo si è rivelato corretto: all’interno del veicolo è stata trovata una busta contenente ben 1.030 grammi di cocaina, suddivisa in involucri singoli presumibilmente destinati alla vendita al dettaglio. L’operazione, condotta con rapidità ed efficacia, si inserisce in una strategia più ampia di rafforzamento delle attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, che negli ultimi mesi ha già prodotto numerosi risultati significativi nella provincia partenopea.
Il giovane arrestato, residente nello stesso quartiere di Miano, non ha opposto alcuna resistenza al momento del fermo e si è lasciato condurre presso gli uffici della Questura. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Napoli, dove attende ora l’udienza di convalida dell’arresto, prevista per la giornata di domani presso il Tribunale di Napoli. Fonti investigative confermano che sono in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali complici e ricostruire la rete di approvvigionamento della droga, che potrebbe condurre a gruppi criminali ben organizzati operanti tra Secondigliano, Miano e Scampia.
Miano, come evidenziano le relazioni di polizia, è da tempo un territorio attenzionato per la sua centralità nelle dinamiche del narcotraffico napoletano. Qui si incrociano interessi di diverse fazioni criminali, che si contendono porzioni di territorio e canali di rifornimento, alimentando una guerra sotterranea spesso silenziosa ma non meno pericolosa. Il sequestro effettuato ieri rappresenta un colpo significativo a una di queste filiere, e contribuisce a indebolire il sistema di distribuzione della cocaina che inonda le piazze di spaccio del Nord della città. I numeri parlano chiaro: solo nell’ultimo mese sono stati sequestrati oltre cinque chilogrammi di sostanze stupefacenti a Napoli, segno evidente di un impegno concreto delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno.
Le autorità ribadiscono l’importanza della collaborazione con la cittadinanza. È anche grazie alle segnalazioni dei residenti e al presidio costante del territorio che è possibile intervenire in modo efficace. L’arresto del 22enne, pur rappresentando un successo operativo, è anche un campanello d’allarme sulla precoce esposizione di molti giovani alle dinamiche criminali. Non è un caso isolato, ma l’ennesimo episodio che mostra come l’illegalità trovi spesso terreno fertile nelle periferie dimenticate, dove l’assenza di opportunità si intreccia con la presenza costante di modelli devianti.
Intanto proseguono i controlli da parte della Questura, che ha già annunciato nuovi servizi mirati nei quartieri considerati più a rischio, tra cui Scampia, San Pietro a Patierno, Secondigliano, Chiaiano, Piscinola e Melito. L’obiettivo è duplice: colpire le organizzazioni criminali e al contempo restituire fiducia ai cittadini onesti, che ogni giorno convivono con la paura e la pressione di vivere in contesti dove la legge spesso appare lontana. Il giovane arrestato potrebbe fornire elementi utili per risalire a livelli più alti della catena, e non è escluso che nei prossimi giorni possano scattare ulteriori provvedimenti sulla scorta delle informazioni raccolte durante gli interrogatori.
La città di Napoli continua a essere al centro di un’intensa attività investigativa e repressiva contro il traffico di droga, e operazioni come quella avvenuta a Miano rappresentano la testimonianza di un lavoro costante e silenzioso che si scontra ogni giorno con interessi criminali radicati e difficili da sradicare. Ma anche questa volta, almeno per una notte, la legalità ha fatto un passo avanti.