Via Francesco De Pinedo, tra Secondigliano e San Pietro a Patierno, si è trasformata in un vero e proprio percorso a ostacoli, dove automobilisti e pedoni sono costretti a fare i conti con buche profonde, avvallamenti e transenne abbandonate. La situazione è talmente critica che, come ha ironicamente affermato Alfredo Di Domenico in un video-denuncia, se esistesse una classifica delle strade più disastrate di Napoli, questa via si contenderebbe il primo posto con via Provinciale di Caserta. E non si tratta solo di una battuta: il degrado è sotto gli occhi di tutti e la sicurezza è costantemente messa in pericolo.
Chiunque abbia percorso questa strada può testimoniare il disagio quotidiano che i cittadini affrontano. Le auto sono costrette a manovre improvvisate per evitare i crateri nell'asfalto, con il rischio di incidenti e danni ai veicoli. I motociclisti, invece, vivono con il terrore di perdere il controllo del mezzo a causa di una buca non segnalata. Per i pedoni, attraversare la strada diventa una missione pericolosa, tra marciapiedi dissestati e carreggiate impraticabili.
Il problema non è recente, ma l'immobilismo amministrativo continua a lasciarlo irrisolto. Gli interventi di manutenzione sembrano promesse destinate a restare tali, mentre le transenne, invece di segnalare lavori in corso, diventano elementi permanenti del paesaggio urbano. La presenza di voragini non riparate è un simbolo evidente di come le periferie siano troppo spesso dimenticate.
La voce dei cittadini si fa sempre più forte. La denuncia di Sergio, pubblicata su Periferiamonews, riassume il pensiero di tanti residenti: "Le buche di via De Pinedo raccontano l'ennesima storia di degrado urbano. La vera vicinanza dell'amministrazione si misura con i fatti, non con le promesse". Ed è proprio su questo punto che si concentra la rabbia di chi ogni giorno percorre questa strada: le parole non bastano più, servono interventi concreti.
Napoli è una città che merita infrastrutture sicure ed efficienti, e non è accettabile che in una metropoli europea del 2025 si debba ancora parlare di strade devastate e pericolose. Ogni giorno che passa senza interventi significa ulteriori danni ai mezzi di chi lavora, maggiore rischio per chi cammina e una qualità della vita sempre più compromessa.
L'attenzione su questo problema deve restare alta, perché il silenzio equivale a rassegnazione. I cittadini non meritano di vivere tra buche e promesse non mantenute. Spetta all'amministrazione dimostrare che la sicurezza e il decoro urbano non sono solo slogan da campagna elettorale, ma impegni reali per una città che ha bisogno di risposte, e non di ulteriori disagi.
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