Era circa mezzanotte tra sabato e domenica quando i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli e del Nucleo Operativo Vomero sono stati chiamati al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli per intervenire su un caso di ferimento a colpi d'arma da fuoco. La vittima, Vincenzo Capriello, un 28enne di Casoria con precedenti e attualmente sottoposto all'obbligo di firma, è stato raggiunto da tre proiettili, due alla coscia e uno al piede. Al momento, gli inquirenti stanno vagliando la versione fornita dall’uomo, che sostiene di essere stato ferito durante un tentativo di rapina avvenuto nella zona di calata Capodichino.
Secondo una prima ricostruzione, Capriello avrebbe subito l’aggressione in seguito a un presunto tentativo di rapina. Tuttavia, le sue affiliazioni con ambienti malavitosi locali – in particolare con il gruppo Tortora, attivo a Casoria – stanno spingendo le forze dell'ordine a indagare sull'eventualità che l'episodio possa trattarsi di un regolamento di conti. Il 28enne, infatti, non è nuovo alle cronache giudiziarie: nel 2019 fu arrestato con un complice per tentata estorsione nei confronti di una ditta edile impegnata nella costruzione di un complesso residenziale in via Padula, a Casoria. In quell’occasione, i carabinieri, travestiti da operai, organizzarono un'operazione nel cantiere, fermando Capriello e un altro individuo mentre tentavano di intimidire il titolare dell’azienda per conto di un’organizzazione criminale locale. L’arresto venne convalidato e il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord dispose la custodia cautelare in carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Riguardo all'episodio attuale, l'intervento tempestivo dei carabinieri del nucleo radiomobile e del Nucleo Operativo Vomero è avvenuto dopo la segnalazione del personale medico, che aveva già provveduto a stabilizzare il ferito. Dopo una prima assistenza, i militari hanno proceduto a raccogliere informazioni preliminari da Capriello, che ha dichiarato di essere stato colpito durante una rapina. Sono subito partite le indagini per verificare la sua versione e per fare luce su dinamica e movente del ferimento. A seguito delle dichiarazioni, gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo nell'area indicata dalla vittima, alla ricerca di eventuali tracce di sangue o altri elementi utili per risalire alla sequenza degli eventi.
Le forze dell'ordine si trovano ora a un bivio: confermare il racconto della vittima o esplorare la possibilità che si tratti di un attacco premeditato, forse motivato da rivalità interne agli ambienti criminali. La ferita subita da Capriello è stata catalogata dai carabinieri come un potenziale agguato o regolamento di conti, viste le modalità e i precedenti del ferito. Le indagini si concentreranno sulle frequentazioni dell’uomo e sulle sue attività recenti, al fine di comprendere se ci siano tensioni pregresse o altri moventi riconducibili all’ambiente malavitoso di Casoria e Napoli.
L'episodio sottolinea ancora una volta la complessità del controllo del territorio a Napoli e provincia, dove gli episodi di violenza legati a dinamiche criminali rappresentano una sfida continua per le forze dell'ordine.
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