La sicurezza stradale è un tema cruciale per la città di Napoli e la sua vasta area metropolitana. I dati sulle vittime degli incidenti stradali raccontano una realtà drammatica, con oltre 20 morti dall'inizio del 2024 e un trend in crescita che non accenna a diminuire. L'elevata densità abitativa, il traffico intenso e la mancanza di rispetto per le regole della strada sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono a questa situazione preoccupante. Di fronte a tali numeri, le istituzioni, guidate dal sindaco Gaetano Manfredi, stanno cercando di attuare misure concrete per migliorare la sicurezza sulle strade, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Il problema degli incidenti stradali non può essere affrontato solo attraverso l'installazione di segnalatori, dossi e semafori. Manfredi stesso ha sottolineato che le cause principali degli incidenti sono legate a tre fattori: l'uso del telefonino alla guida, l'eccesso di velocità e la guida in stato di alterazione dovuta all'assunzione di alcol o droghe. Questi comportamenti mettono in pericolo non solo chi li adotta, ma anche tutti coloro che condividono la strada. Nonostante le numerose iniziative intraprese, la sfida resta quella di far rispettare le regole e di prevenire comportamenti pericolosi.
Una delle soluzioni al vaglio dell'amministrazione comunale è l'abbassamento del limite di velocità a 30 chilometri orari, una misura già adottata con successo in altre città italiane, come Bologna. Tuttavia, Manfredi è consapevole delle difficoltà legate a questa iniziativa. La normativa attuale del Codice della strada, infatti, impone restrizioni precise per l'installazione degli autovelox, che possono essere attivati solo in determinate condizioni. Nonostante ciò, il Comune è determinato a perseguire questo obiettivo nell'ambito del piano per la sicurezza stradale, nella consapevolezza che l'efficacia della misura dipenderà anche da altri fattori, tra cui il controllo e la sorveglianza.
Un altro pilastro fondamentale del piano di sicurezza è l'utilizzo della tecnologia. L'installazione di videocamere e sistemi di rilevamento della velocità, insieme ai dissuasori, può rappresentare un valido strumento per prevenire gli incidenti e garantire il rispetto delle regole. Il Comune ha avviato un progetto ambizioso per l'installazione di 250 nuove telecamere entro la fine dell'anno, che si aggiungeranno a quelle già presenti in città. Questo sistema di sorveglianza capillare, oltre a fungere da deterrente per gli automobilisti indisciplinati, sarà un supporto prezioso per le forze dell'ordine nel monitoraggio delle strade e nella repressione delle infrazioni.
Tuttavia, la tecnologia da sola non è sufficiente. Serve un impegno costante da parte delle autorità per garantire che le leggi vengano rispettate e che chi infrange le regole venga sanzionato in maniera adeguata. È in questo contesto che si inserisce la sfida più grande lanciata dal sindaco Manfredi: creare un sistema di controlli efficiente e capillare che sia in grado di prevenire e reprimere i comportamenti pericolosi alla guida. Il potenziamento della polizia municipale e l'integrazione con i nuovi sistemi di sorveglianza rappresentano passi fondamentali verso la realizzazione di questo obiettivo.
I dati sugli incidenti stradali a Napoli e nella sua area metropolitana sono allarmanti. Ogni mese si verificano più di 400 incidenti, con una media di quasi due morti a settimana. La situazione è particolarmente drammatica in comuni come Caivano, dove il tasso di mortalità stradale è uno dei più alti della regione. Questi numeri sono destinati a crescere se non si interviene in maniera tempestiva e decisa. La percentuale di persone coinvolte in incidenti in stato di alterazione è in aumento: nel 2022, il 50% dei responsabili di sinistri era risultato positivo all'alcol o alle droghe, percentuale che è salita al 55% l'anno successivo. Questi dati dimostrano quanto sia urgente intervenire non solo sul fronte delle infrastrutture, ma anche su quello della prevenzione e dell'educazione stradale.
Napoli ha già intrapreso alcune iniziative di successo, come l'installazione di strisce pedonali rialzate in zone ad alto rischio, un progetto partito nel 2021 e che ha già dato buoni risultati. Questa iniziativa si sta espandendo a nuove aree della città e dell'area metropolitana, ma non basta. È necessario un impegno coordinato da parte di tutte le istituzioni e una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini sull'importanza di rispettare le regole della strada.
Il sindaco Manfredi e la sua amministrazione stanno cercando di seguire il modello di altre città italiane che hanno adottato misure simili con successo. La strada verso una maggiore sicurezza stradale è lunga e complessa, ma è fondamentale per salvare vite umane e rendere Napoli una città più vivibile e sicura per tutti i suoi abitanti. Il potenziamento delle infrastrutture, l'adozione di nuove tecnologie e un maggiore controllo sul territorio sono passi importanti, ma serve anche un cambiamento culturale che porti a una maggiore responsabilità da parte di chi guida. Solo così sarà possibile invertire la tendenza e ridurre il numero di vittime della strada.