Lunedì scorso, un tentativo di furto d'auto è terminato con l'arresto di due giovanissimi napoletani, rispettivamente di 14 e 16 anni, già avvezzi al crimine nonostante la loro giovane età. I due ragazzi, infatti, avevano rubato un veicolo nella zona di Miano, credendo di farla franca. Tuttavia, la loro esperienza non è bastata per disattivare il GPS della vettura, il che ha permesso un rapido intervento da parte della polizia.
Non appena il furto è stato rilevato, l'allarme è arrivato alla Sala Operativa della Questura di Napoli, che ha immediatamente allertato le pattuglie in servizio nella zona. Tra queste, i Nibbio dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, già impegnati nel monitoraggio del territorio, sono intervenuti prontamente. Grazie al segnale GPS, la vettura è stata rintracciata mentre percorreva via Miano, in direzione di via Vittorio Veneto.
Alla vista degli agenti, i due giovani malviventi hanno cercato di fuggire, ma il loro tentativo è stato vano. Dopo un breve inseguimento, sono stati raggiunti e bloccati. Durante la perquisizione, i ragazzi sono stati trovati in possesso di un cacciavite, presumibilmente utilizzato per forzare il veicolo.
Arrestati per furto aggravato, i due ragazzi sono stati portati in Questura per ulteriori accertamenti. La vicenda ha messo in luce come, nonostante l'età, i giovani fossero già coinvolti in attività criminose organizzate. L'auto, infine, è stata restituita al legittimo proprietario, che ha potuto riaverla grazie all'intervento tempestivo della polizia.
Questo episodio sottolinea la crescente diffusione di reati commessi da minorenni, soprattutto in quartieri come Miano, dove il furto di auto è un problema ricorrente. Le forze dell'ordine continuano a rafforzare la loro presenza sul territorio, ma casi come questo dimostrano la complessità della lotta contro la criminalità giovanile in città.
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