Negli ultimi mesi, il territorio di Scampia, già noto per le sue sfide sociali e ambientali, ha visto un nuovo peggioramento della situazione ambientale dovuto a una serie di incendi nella zona di Cupa Perillo. Cinque incendi hanno colpito le aree circostanti l’insediamento Rom non autorizzato, sollevando preoccupazioni per la salute pubblica e la qualità dell’aria. Questi eventi hanno messo in evidenza la necessità di un intervento urgente e coordinato, che finalmente ha preso il via nelle ultime settimane grazie alla sinergia tra diverse istituzioni.
Foto pubblicata da Repubblica |
Le operazioni di bonifica e rimozione dei cumuli di rifiuti, ormai accumulatisi da tempo nei terreni di proprietà del Comune di Napoli, sono iniziate grazie all’intervento dell’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania) e della società Asia Napoli. Queste azioni si sono rese possibili grazie a un dissequestro temporaneo delle aree interessate, autorizzato dalla Procura della Repubblica per consentire l'avvio delle attività di ispezione e pulizia.
Gli incendi, che hanno colpito le zone limitrofe all’insediamento Rom, sono spesso legati a situazioni di degrado, accumulo di rifiuti e pratiche illegali come la combustione di materiali tossici, il cosiddetto "rogo tossico". La loro presenza costante nella zona di Cupa Perillo è sintomatica di una problematica più ampia legata alla gestione dei rifiuti e alla necessità di interventi strutturali.
L’insediamento Rom non autorizzato a Cupa Perillo, che si trova al confine tra Scampia e Secondigliano, è da tempo al centro delle polemiche. Gli abitanti di Scampia denunciano da anni la difficoltà nel convivere con una realtà che, oltre a vivere in condizioni di degrado, è spesso associata a pratiche di smaltimento illegale dei rifiuti. Gli incendi, probabilmente dolosi, rappresentano una minaccia seria alla salute pubblica e all’ambiente. I fumi tossici rilasciati durante i roghi contengono sostanze pericolose che possono causare problemi respiratori, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione come anziani e bambini.
L’avvio delle operazioni di bonifica è stato possibile grazie a una stretta collaborazione tra le autorità locali e nazionali. La supervisione della Polizia Metropolitana e della Direzione della VIII Municipalità di Napoli è stata fondamentale per garantire che le operazioni si svolgessero in sicurezza. L'Esercito Italiano e la Polizia Locale, inoltre, hanno fornito supporto logistico e operativo per agevolare le attività di rimozione dei rifiuti.
Le autorità hanno sottolineato che l’intervento si protrarrà per diverse settimane, dato che la quantità di rifiuti accumulati è rilevante e richiede una gestione attenta e articolata. Le operazioni in corso, oltre a rimuovere fisicamente i rifiuti, mirano a ridurre il rischio di nuovi incendi e a restituire alla zona una condizione di sicurezza ambientale.
Se da un lato l’intervento delle autorità è stato accolto con favore da una parte della cittadinanza, dall’altro permangono molte preoccupazioni riguardo alla gestione a lungo termine dell’area di Cupa Perillo. I residenti temono che, una volta conclusa la bonifica, l’insediamento Rom e la problematica dei rifiuti illegali possano ripresentarsi, senza una soluzione strutturale che garantisca la prevenzione di nuovi accumuli e roghi.
Le associazioni di quartiere e i comitati civici chiedono interventi più incisivi da parte del Comune di Napoli e della Regione Campania, auspicando la riqualificazione dell’intera area. Il degrado ambientale e sociale che affligge Scampia da decenni non può essere risolto solo con operazioni temporanee di pulizia, ma richiede un piano integrato che includa politiche di inclusione sociale, controllo del territorio e soluzioni per il problema abitativo degli insediamenti abusivi.
Le operazioni in corso rappresentano un passo importante per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica, ma non possono essere considerate la soluzione definitiva al problema dei roghi tossici e del degrado a Scampia. La presenza di rifiuti illegali e di insediamenti abusivi come quello di Cupa Perillo richiede interventi a lungo termine, non solo sul fronte della sicurezza e della pulizia, ma anche sul piano sociale ed economico.
L'auspicio delle istituzioni e della cittadinanza è che questo intervento possa essere l’inizio di un processo di riqualificazione più ampio, che metta al centro la dignità delle persone, il rispetto dell’ambiente e la legalità. Solo con un’azione sinergica e continuativa sarà possibile restituire a Scampia e alle aree limitrofe una condizione di normalità e sicurezza, per il bene di tutti i suoi abitanti.
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