Chiara Jaconis, una giovane turista di 30 anni originaria di Padova, è morta questa mattina all'Ospedale del Mare di Napoli, dopo aver lottato tra la vita e la morte per giorni. La vicenda risale a domenica 15 settembre 2024, quando Chiara si trovava nei Quartieri Spagnoli per una passeggiata conclusiva della sua visita a Napoli. La giovane, residente a Parigi ma di origini italiane, stava per raggiungere l’aeroporto insieme al fidanzato, pronta a rientrare a casa. Purtroppo, quel giorno si è trasformato in una tragedia inaspettata e fatale.
Durante il loro tragitto in via Sant’Anna di Palazzo, improvvisamente, dal balcone di un’abitazione, è caduta una statua di onice raffigurante un elefante, travolgendo Chiara. L’impatto è stato devastante, colpendola violentemente alla testa. Nonostante la prontezza dei passanti e l’intervento di due turisti americani, entrambi medici, le condizioni della giovane si sono rivelate subito gravissime. La donna è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Vecchio Pellegrini e successivamente trasferita all’Ospedale del Mare per un delicato intervento neurochirurgico volto a ridurre la pressione causata dalle gravi lesioni cerebrali. Purtroppo, dopo giorni di agonia, Chiara non ce l'ha fatta.
Le circostanze dell'incidente sono ancora oggetto di indagine. Gli inquirenti hanno già individuato il balcone da cui è precipitata la statua, grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Secondo le prime ricostruzioni, l'oggetto si trovava su un portapiante posizionato sul balcone e sembra che la struttura abbia ceduto improvvisamente, provocando la caduta della statua. Tuttavia, non si esclude che una persona, presente sul balcone, possa aver involontariamente causato la caduta, aprendo così un'ulteriore pista investigativa che lascia spazio a ipotesi più inquietanti.
La morte di Chiara ha sconvolto non solo i suoi cari, ma anche l'intera comunità napoletana e veneta. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il cordoglio a nome della città, mentre il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha manifestato il dolore e la vicinanza alla famiglia della giovane. Chiara Jaconis era una ragazza piena di vita, che amava viaggiare e scoprire il mondo, una passione che purtroppo l'ha condotta verso un destino così crudele.
La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo d’indagine e, con la morte della giovane, l’ipotesi di reato è passata da lesioni colpose a omicidio colposo. Le autorità stanno cercando di fare chiarezza su una tragedia che poteva essere evitata, indagando sulle condizioni di sicurezza degli edifici della zona e sulla responsabilità di chi vive in quell'abitazione. L’incidente ha riportato al centro del dibattito pubblico la sicurezza degli edifici nei centri storici, soprattutto in quartieri come i Quartieri Spagnoli, dove la precarietà delle strutture e il degrado urbanistico rappresentano rischi quotidiani.
Chiara Jaconis ha lasciato un vuoto immenso nel cuore di chi la conosceva. Amava viaggiare, esplorare nuove culture e immergersi nella bellezza delle città italiane ed europee. Quel giorno, Napoli rappresentava una delle tappe di una vita avventurosa e spensierata, ma che è stata tragicamente interrotta. I suoi genitori e il fidanzato, devastati dal dolore, attendono giustizia per una morte assurda che ha gettato ombre su una delle città più amate dai turisti di tutto il mondo.
Nei prossimi giorni verranno comunicati i dettagli sui funerali, che probabilmente si terranno nella sua città natale, Padova. Mentre il suo ricordo vive nei cuori di chi le voleva bene, la città di Napoli continua a interrogarsi sulle sue responsabilità, sperando che episodi del genere non si ripetano mai più.
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