Secondigliano ha una storia ricca e affascinante che affonda le sue radici in tempi antichi. Conosciuta oggi come una zona densamente popolata e ricca di vitalità urbana, Secondigliano era un tempo considerata un luogo ameno, dove l'élite napoletana si ritirava per godere di momenti di relax e rigenerazione. Il viaggio attraverso i secoli ci racconta la trasformazione di questo quartiere da area rurale e idilliaca a cuore pulsante della periferia napoletana.
Nel 1784, il maestro di scuola elementare Russo, figura emblematica della cultura locale, descriveva Secondigliano come un luogo incantevole e ridente, frequentato dagli antichi per le vacanze e le cure termali. Situato in prossimità di Napoli, Secondigliano offriva un rifugio lontano dal caos della città, immerso in una natura rigogliosa e tranquilla. La testimonianza di Russo è un documento prezioso che ci permette di immaginare la vita nel quartiere durante il XVIII secolo, quando le sue strade erano percorse da carrozze e passeggiate a cavallo, e le sue campagne erano coltivate con amore e dedizione.
Secondigliano era rinomata per i suoi terreni fertili, irrigati da fiumi e torrenti che scorrevano attraverso le valli circostanti. Le ville nobiliari, con i loro giardini curati e le ampie terrazze, ospitavano i nobili e i ricchi mercanti napoletani che vi si recavano per sfuggire al caldo soffocante dell'estate e alle malattie della città. Le residenze erano circondate da agrumeti e vigneti, e non era raro vedere contadini all'opera nei campi, intenti a coltivare le terre che alimentavano la città di Napoli.
La storia di Secondigliano non è solo una storia di bellezza e serenità. Con il passare dei secoli, il quartiere ha vissuto profonde trasformazioni. Durante il XIX secolo, l'urbanizzazione e la crescita demografica di Napoli portarono a un'espansione verso nord, e Secondigliano cominciò a perdere il suo carattere di luogo di villeggiatura. Le campagne furono progressivamente sostituite da edifici residenziali e industriali, e il volto del quartiere cambiò radicalmente.
Nel corso del XX secolo, Secondigliano si trasformò in una delle aree più densamente popolate della città. L'afflusso di nuovi residenti, attratti dalla vicinanza a Napoli e dai prezzi immobiliari relativamente accessibili, ha portato alla costruzione di numerosi palazzi e alla creazione di un tessuto urbano vivace e dinamico. Tuttavia, questa crescita rapida non è stata priva di problemi. Secondigliano è diventata sinonimo di sovraffollamento e, in alcuni casi, di degrado urbano, con la nascita di sacche di povertà e criminalità che hanno afflitto la zona negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale.