Nelle prime ore di questa mattina, le strade tra Scampia e Cancello Arnone sono state teatro di un drammatico inseguimento che ha tenuto con il fiato sospeso le pattuglie dei Carabinieri. Tutto è iniziato intorno alle 3 di notte, nel quartiere napoletano dell'area Nord di Napoli. Una pattuglia del nucleo radiomobile di Napoli stava percorrendo via Fratelli Cervi quando ha notato una Fiat Panda con a bordo due giovani. L'ora tarda e il contesto hanno insospettito i militari, che hanno deciso di intimare l’alt per un controllo.
Il segnale dei Carabinieri, tuttavia, non ha sortito l'effetto sperato. I due giovani a bordo del veicolo, invece di fermarsi, hanno accelerato bruscamente, dando inizio a un inseguimento che si è rivelato lungo e pericoloso. La fuga ha attraversato diverse aree della città di Napoli, per poi estendersi fino alla provincia di Caserta. I fuggitivi, incuranti dei pericoli, hanno eseguito manovre spericolate, viaggiato contromano e causato danni ad alcune auto in sosta, rendendo il loro tentativo di fuga sempre più pericoloso.
L'inseguimento, durato ben 44 chilometri, si è concluso a Cancello Arnone, un piccolo comune del Casertano. Qui, ormai braccati, i due giovani hanno abbandonato l'auto e hanno cercato di dileguarsi a piedi tra le strade deserte. Tuttavia, la determinazione dei Carabinieri ha prevalso. Dopo una breve colluttazione, i due ragazzi sono stati bloccati e tratti in arresto. Entrambi, di soli 19 anni, sono già noti alle forze dell’ordine: Emanuele Ricci e Vincenzo Baroniello, entrambi originari di Napoli, dovranno ora rispondere di accuse gravi come danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Durante l’operazione, uno dei Carabinieri ha riportato contusioni lievi, che sono state prontamente trattate dal personale del 118, con una prognosi di sette giorni.
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